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SSN

Anche i produttori nell’Osservatorio intimidazioni

Anche i produttori nell’Osservatorio intimidazioni
"Molte buone intenzioni- commenta l'On Gianni Mancuso– cui spero facciano seguito anche ottime azioni, prima che la situazione si aggravi ulteriormente". Il Ministero della salute condivide le osservazioni relative alla necessità di assumere iniziative di difesa nei confronti dei medici veterinari del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in considerazione dei compiti istituzionali espletati dagli stessi e finalizzati alla prevenzione e controllo della salute pubblica.

L'ha detto il Sottosegretario alla Veterinaria, Adelfio Elio Cardinale, rispondendo ad una interrogazione dell'On Gianni Mancuso, sottoscritta dai deputati Ciccioli, Viola, De Luca, Barani e Crolla.

"Questo Ministero- ha risposto ieri Cardinale in XII Commissione- ha istituito l'«Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori di medicina veterinaria pubblica»; per tale organismo è stata prevista la partecipazione, oltre delle suddette organizzazioni, anche di quelle della Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani (FNOVI), dei servizi veterinari delle regioni, del Ministero dell'interno e dei Carabinieri del NAS".

Cardinale ha aggiunto che, nel corso dell'ultima riunione dell'Osservatorio, "nel ritenere che un passo determinante per la soluzione degli aspetti critici legati all'attività dei medici veterinari di medicina pubblica possa essere quello di coinvolgere le Associazioni di categoria dei produttori, tali Associazioni sono invitate con una comunicazione ad esprimere la propria disponibilità alla partecipazione ad una prossima riunione dell'Osservatorio".
Le Associazioni – ha detto Cardinale- "hanno manifestato la loro disponibilità, in considerazione del fondamentale ruolo che i medici veterinari pubblici esercitano in un settore in cui spesso l'obiettivo salute è legato allo sviluppo di un'azienda e, in questo contesto, agiscono, peraltro autonomamente, secondo modalità che prevedono l'assunzione di determinazioni e responsabilità individuali".

A seguito di quanto emerso nel corso di riunioni dell'Osservatorio, il rappresentante ministeriale ha dichiarato che sono state formulate proposte operative agli Assessorati Regionali alla Sanità delle regioni e delle province autonome con le quali tali Amministrazioni, invitandole ad "individuare soluzioni organizzative per garantire l'esercizio delle funzioni dei medici veterinari pubblici con l'affiancamento a cura del servizio veterinario della AUSL di appartenenza, del professionista vittima di atti criminosi intimidatori con un'ulteriore unità di personale in possesso della medesima professionalità ed appartenente al Servizio Sanitario Nazionale".

L'Osservatorio ha valutato anche la possibilità di istituire un fondo di solidarietà per il risarcimento per atti dolosi subiti nell'espletamento delle proprie funzioni o perché connessi alle attività di prevenzione e vigilanza.
Gianni Mancuso, pur dichiarandosi "soddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario Cardinale", ribadisce tuttavia la "necessità per cui il Governo assuma iniziative di difesa nei confronti dei medici veterinari del Servizio sanitario nazionale in considerazione dei compiti istituzionali svolti dagli stessi, che incidono fortemente sulla tutela della salute del consumatore".

pdfCOMUNICATO_ON_MANCUSO.pdf142.46 KB