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BOCCIATURA

Aumentare del 5% il numero programmato a Veterinaria? No

Aumentare del 5% il numero programmato a Veterinaria? No
E' "contrario" il parere della XII Affari Sociali all'introduzione di una riserva per gli studenti italiani all'estero. Ma "si avverte la necessità di aumentare i posti".

Il parere, trasmesso alla competente Commissione Istruzione riguarda una proposta di legge (C. 121 Angeli - nuovo testo) volta a modificare la Legge n. 264 del 1999 (Norme in materia di accessi ai corsi universitari di medicina e chirurgia, medicina veterinaria, odontoiatria e protesi dentaria, ai corsi di laurea specialistica delle professioni sanitarie).

L'obiettivo della proposta di legge è di prevedere un incremento non superiore al 5 per cento dei posti programmati da riservare ai cittadini italiani residenti all'estero. Nella relazione illustrativa si sottolinea che "vi è una notevole richiesta da parte degli emigranti di poter avere la possibilità di studiare e di ottenere un titolo di studio in Italia, nell'ottica di un recupero delle proprie radici e identità culturali".

Prima dell'adozione del parere contrario, la Commissione ha tuttavia registrato pareri favorevoli all'aumento del numero programmato, e non solo in medicina e chirurgia. Tanto che il parere approvato- pur bocciando la riserva di posti "in quanto si verrebbe a creare una disparità di trattamento tra studenti italiani residenti in Italia e studenti italiani residenti all'estero"- contiene in premessa "che si avverte la necessità di aumentare comunque il numero dei posti per l'accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, medicina veterinaria, odontoiatria e protesi dentaria, ai corsi di laurea specialistica delle professioni sanitarie, ai corsi di diploma universitario ovvero individuati come di primo livello in applicazione della riforma degli ordinamenti universitari, concernenti la formazione del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione; ai corsi di formazione specialistica dei medici".