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COMMISSIONE AGRICOLTURA

Riforma 281: distinguere le attività economiche

Riforma 281: distinguere le attività economiche
La Commissione Agricoltura ha chiesto la rimozione degli obblighi, previsti dal Testo Unificato, per lo svolgimento delle attività economiche ed affini con animali d'affezione. La Commissione – ha osservato l'On Viviana Beccalossi – "correttamente si occupa degli animali di affezione, anche rispetto a visioni distorte del mondo animalista". Riformulato il parere.

Anche la Commissione Agricoltura ha formulato il proprio parere sulle Nuove norme in materia di animali d'affezione e di prevenzione del randagismo e tutela dell'incolumità pubblica, il Testo unificato licenziato dalla Commissione Affari Sociali, in sede referente, e attualmente al vaglio delle altre Commissioni per i rispettivi profili di competenza.

Il parere formulato dall'On Antonio Cuomo, relatore in Commissione Agricoltura tiene conto dei contatti informali intercorsi tra i gruppi parlamentari e "in particolare, delle proposte delle colleghe Negro e Beccalossi".

Oltre ad escludere l'ipotesi di introdurre una tassa di scopo e di dare autonomia delle guardie zoofile, la Commissione ha licenziato un parere favorevole, ma condizionato alla rimozione di "una serie di obblighi per lo svolgimento delle attività economiche ed affini con animali d'affezione, che appaiono pervasivi e sembrano porsi in contraddizione con gli obiettivi di liberalizzazione della attività economiche e di snellimento degli oneri burocratici e dei controlli gravanti sulle imprese".

La richiesta, dunque è che il testo unificato sia formulato in modo da evitare ogni possibile contrasto con gli obiettivi di liberalizzazione della attività economiche e di snellimento degli oneri burocratici e dei controlli gravanti sulle imprese, con particolare riferimento ai seguenti aspetti:
1. escludere l'assimilazione dell'attività produttiva agricola a quella commerciale o all'attività di ricovero dei cani randagi destinataria di pubblici contributi;
2. mantenere la previsione delle associazioni rappresentative degli allevatori e dei commercianti di animali d'affezione tra i soggetti di cui le regioni e le province autonome possono avvalersi per l'organizzazione dei corsi di formazione professionale;
3. escludere il divieto di vendita di cani e gatti negli esercizi commerciali;