• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31279
TRIBUNALE DI MONZA

Dieta vegana alle elementari, il Giudice: sì ma integrata e monitorata

Dieta vegana alle elementari, il Giudice: sì ma integrata e monitorata
Primi ricorsi e prime pronunce sulla dieta vegana nei minori. Una sentenza del Tribunale di Monza segna un nuovo orientamento della giurisprudenza.

Il Tribunale di Monza ha accolto il ricorso della madre di un minore di otto anni per il quale si chiedeva la possibilità di seguire la dieta vegana a scuola; al contrario il padre si era rivolto al Tribunale dei Minori di Milano che prescriveva la dieta onnivora. Il minore lamentava malesseri e complicazioni che si ipotizzava fossero dovute a intolleranze alimentari causate dalla recente introduzione nella dieta di proteine animali. Il bambino veniva infatti sottoposto ad accertamenti ed esami. La diatriba sulle scelte nutrizionali dei genitori è finita in Tribunale.

Per accertare che la dieta vegana  fosse o meno rispondente alle necessità di crescita del bambino e al suo fabbisogno nutritivo, la quarta sezione civile del Tribunale di Monza ha disposto  una Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU).

Il CTU, un medico dietista e clinico, escludeva malnutrizione rispetto ai parametri di crescita pediatrica, ma rilevava "un valore di prealbumina insufficiente", una forma cioè di "malnutrizione proteica" tanto da concludere che "la dieta vegana così come è stata condotta sino ad ora non sia da ritenersi valida".
Il Consulente ha concluso che "la dieta vegana, del tutto priva di alimenti di derivazione animale, deve essere necessariamente integrata" con apporti alimentari specificati nella relazione, raccomandano  anche "un monitoraggio costante delle condizioni nutrizionali del bambino".
In conclusione il Consulente ha fornito "rassicurazioni sul fatto che la dieta vegana, unicamente se ben integrata e ben controllata, possa essere seguita dal minore anche a scuola"

Accolto quindi il ricorso dei genitori, ma "con raccomandazioni di integrazione e controlli periodici", con conseguente obbligo per il Comune - "ente affidatario del minore"- di comunicare all'istituto scolastico frequentato dal bambino che quest'ultimo può seguire anche a scuola una dieta vegana".
Il bambino dovrà però essere sottoposto" a controlli semestrali sulla crescita da effettuare in ambiente ospedaliero", comunicandone gli esiti al Comune, e "integrare la dieta secondo le indicazioni del CTU espressosi "nell'interesse del minore".






La massima
- "Deve ritenersi che il minore alunno delle elementari possa seguire la dieta vegana anche presso l’istituto scolastico dovendo ritenersi detta alimentazione idonea per lui a condizione di rispettare tutte le indicazioni fornite dal consulente tecnico d’ufficio e di mantenere un monitoraggio costante delle condizioni nutrizionali del bambino: ne consegue dunque l’accoglimento del ricorso proposto in tal senso da uno dei due genitori".(Decreto 10984/16, quarta sezione civile del tribunale di Monza).