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DATI BLOCCATI

Spesometro entro il 6 aprile, botta e risposta ANC-Entrate

Spesometro entro il 6 aprile, botta e risposta ANC-Entrate
C’è tempo fino al prossimo 6 aprile per la comunicazione dei dati delle fatture del secondo semestre 2017. Ma ANC segnala difficoltà.


Recependo le semplificazioni introdotte dal dl n. 148/2017, ai primi di febbraio l'Agenzia delle Entrate fissava al 6 aprile, dopodomani, la scadenza per lo spesometro del secondo semestre 2017. Ma a poche ore dal termine stabilito, l'Associazione Nazionale dei Commercialisti (ANC-Confprofessioni) fa notare che ci sono difficoltà tecniche negli invii, sebbene l'Agenzia delle Entrate abbia già smentito che vi siano blocchi causati da alcuni dati come segnalato da ANC in una lettera al Vice ministro dell’Economia Luigi Casero e al direttore dell’agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini per segnalare alcune criticità e chiedere un intervento sulle sanzioni.

Doveva essere tutto più semplificato, ma non è proprio secondo l'ANC.  Tra le nuove misure, finalizzate ad alleggerire gli adempimenti per imprese e professionisti, sono state semplificate e ridotte le informazioni richieste ed è stata data la possibilità di comunicare i dati riepilogativi per le fatture emesse e ricevute di importo inferiore a 300 euro; inoltre è stata resa facoltativa la scelta di trasmettere i dati con cadenza trimestrale o semestrale.
Ma all'atto pratico, fanno notare i Commercialisti, gli invii vengono bloccati dal sistema su dati ( quali ad esempio il dato dell Provincia) " del tutto irrilevanti ai fini dell'adempimento, quale ad esempio il dato della Provincia»,«il rilascio di notifiche prive di chiarezza» e la «mancanza di un software di controllo atto a verificare, già a monte, la correttezza dei dati».

Cosa chiedono i Commercialisti- L’Anc ritiene auspicabile un intervento da parte dell’Amministrazione Finanziaria finalizzato a limitare i controlli ai soli dati essenziali (Partita Iva e Codice Fiscale), e chiede «la realizzazione del software di controllo unitamente al rilascio di ricevute complete e chiare rispetto alla trasmissione eseguita, così come avviene per l’invio telematico di altri dichiarativi». In merito alle sanzioni l’Anc chiede di distinguere la sanzione per omissione da quella per errore, e di introdurre, nel caso di errore nelle liquidazioni, di una soglia di non punibilità qualora il valore economico dell’errore sia limitato, e dei parametri percentuali diversificati in relazione all’entità dell’errore oltre la soglia minima.

Come ha risposto l'Agenzia delle Entrate
- Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, l'Agenzia delle Entrate ha fatto presente che, in merito alle modifiche al sistema sanzionatorio,si tratta di una materia che esula dal suo perimetro di competenza. Tuttavia, l'Agenzia ricorda la non obbligatorietà e l'assenza di controlli sulle informazioni anagrafiche ulteriori rispetto al numero di partita Iva o codice fiscale delle controparti; inoltre, nessun controllo bloccante è previsto sui campi anagrafici ulteriori al dato della partita Iva e del codice fiscale, compreso quello della Provincia.

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