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IN GAZZETTA UFFICIALE

Anche i liberi professionisti accedono al Fondo di Garanzia

Anche i liberi professionisti accedono al Fondo di Garanzia
Dal 10 marzo, i professionisti iscritti agli ordini potranno ottenere aiuti per la loro attività con le risorse del Fondo di Garanzia.
Il Fondo di Garanzia - prima della modifica normativa apportata dal Ministero dello Sviluppo Economico- erogava finanziamenti solo alle Piccole medie imprese. Dall'8 marzo scorso, invece, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del  DM 27 dicembre 2013 anche i professionisti potranno accedere a queste risorse. Le operazioni finanziarie per il sostegno ai professionisti possono assorbire al massimo il 5% delle risorse complessive del Fondo.

Art. 7 - Estensione dell'intervento del Fondo in favore dei professionisti - 1. Possono accedere agli interventi del Fondo anche i professionisti iscritti agli ordini professionali e quelli aderenti alle associazioni professionali iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell'attestazione rilasciata ai sensi della medesima legge n. 4 del 2013. 2. Ai fini dell'ammissione alla garanzia del Fondo, le richieste di garanzia riferite ai soggetti di cui al comma 1 sono valutate sulla base degli specifici criteri riportati al paragrafo «G» dell'allegato al presente decreto. 3. Le operazioni finanziarie riferite ai soggetti di cui al comma 1 sono ammesse alla garanzia del Fondo entro il limite massimo di assorbimento delle risorse del Fondo, in termini di accantonamenti operati a titolo di coefficiente di rischio, non superiore al 5 percento.

Quando e come- Le agevolazioni a favore dei professionisti si applicano alle domande presentate a partire dal 10 marzo 2014.  Per essere ammessi ad usufruire delle risorse del fondo, i professionisti devono superare una valutazione da parte del gestore del Fondo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, da effettuare sulla base del paragrafo G dell'Allegato al DM 27 dicembre 2013. In pratica dovranno essere analizzati i dati desunti dalle due ultime due dichiarazioni fiscali (Modello Unico) da cui bisogna ricavare la copertura degli oneri finanziari e l'incidenza della gestione sul fatturato. In base ai risultati viene quindi assegnato un punteggio. Nel caso in cui si ottenga risposta positiva, il professionista non avrà un contributo in denaro o l'erogazione diretta di un finanziamento agevolato, ma la garanzia in base alla quale un istituto di credito potrà accordare il finanziamento richiesto.
Il decreto contiene anche il cambiamento dei parametri di valutazione in base ai mutamenti economici e l'apertura alle imprese che hanno visto un peggioramento delle proprie condizioni a causa della crisi.

Grande soddisfazione è stata espressa da Confprofessioni. La Confederazione delle libere professioni ha ricordato come, già nel luglio 2013, in sede di conversione del Decreto del Fare, fosse riuscita a richiamare l'attenzione sulla discriminazione ai danni dei professionisti, che potranno ora accedere alle garanzie previste dal Fondo al pari delle piccole e medie imprese.

Disposizioni per il rafforzamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.