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SEMPLIFICAZIONI

Adempimenti tributari «inutili, superflui e onerosi».

Adempimenti tributari «inutili, superflui e onerosi».
Il piano per le semplificazioni fiscali è pronto. Il vice ministro dell'Economia, Luigi Casero, e il direttore dell'agenzia delle Entrate, Attilio Befera, renderanno noto a breve il pacchetto dei tagli.
Si tratta di un numero consistente di semplificazioni realizzabili per via amministrativa e che potranno quindi anticipare le misure contenute nel decreto legge Sviluppo varato sabato scorso dal Governo.
Dalle comunicazioni relative ai contratti di calcio al nuovo spesometro, dagli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie alla dichiarazione Iva 74-bis, erano 108, più nel dettaglio, gli adempimenti fiscali posti a carico dei "cittadini/contribuenti" da semplificare censiti dal gruppo di lavoro istituito a luglio 2012 dall'agenzia delle Entrate e sottoposti lo scorso autunno all'esame delle associazioni di categoria.

Tra i tagli "burocratici" più attesi ci sono, per esempio, quelli relativi alla comunicazione dei beni concessi in godimento ai soci (già oggetto di una proroga al 15 ottobre). Le associazioni su questo punto hanno evidenziato la necessità di semplificare l'obbligo prevedendo che dove non vi sia materia imponibile per il socio – ovvero vi siano costi indeducibili per la società – non scatti l'obbligo di comunicazione. È stata richiesta anche l'abolizione dell'adempimento relativamente all'anno d'imposta 2011.

A regime, poi, la comunicazione dei beni dovrebbe essere inserita nell'ambito della dichiarazione dei redditi, mentre l'obbligo di trasmissione dei dati dovrebbe essere escluso quando risulti inutile come per gli immobili oggetto di contratti di locazione già registrati e in riferimento ai beni di valore non significativo.

Altro capitolo caldo riguarda il "nuovo spesometro" che dovrebbe debuttare dopo l'estate. La data per la trasmissione dei dati rilevanti ai fini Iva relativi al 2012, dopo l'ufficializzazione della proroga del termine del 30 aprile 2013 da parte dell'agenzia delle Entrate (si veda «Il Sole 24 Ore» del 16 aprile scorso), sarà concordata con gli operatori, i quali si aspettano però un rinvio lungo.

Nel frattempo, le associazioni hanno chiesto di rivedere le tempistiche e, in ogni caso, di eliminare la comunicazione per le operazioni già comunicate per altri scopi.
Mentre oggi hanno regole ad hoc i pagamenti con carte di credito, si potrebbe in futuro escludere dall'obbligo anche i pagamenti eseguiti con bonifici o assegni. Sempre in relazione allo spesometro dovrebbe essere confermata la semplificazione relativa alla possibilità di registrazione cumulativa delle fatture. Ancora non è stato chiarito poi se le operazioni sotto i 300 euro riepilogate unitariamente saranno escluse dalla segnalazione.
Nel disegno di legge che accompagna il decreto legge Sviluppo, atteso domani al vaglio di Palazzo Chigi, è previsto, inoltre, che la comunicazione delle operazioni effettuate con soggetti residenti in paesi della cosiddetta black list sia un'unica comunicazione annuale e che venga innalzato il limite di importo entro il quale non sorge l'obbligo di segnalazione da 500 a mille euro.

Ancora, le associazioni di categoria avevano fatto presente l'opportunità di inglobare la comunicazione dei contratti di leasing e noleggio in quella dello spesometro e quella di inserire la comunicazione delle lettere d'intento nella dichiarazione Iva.

Quanto allo spesometro, dovrebbero essere escluse dalla segnalazione le operazioni già comunicate ad altri scopi, mentre dovrebbe essere mantenuta la semplificazione relativa alla facoltà di registrazioni cumulative delle fatture. ( fonte: Il Sole24Ore)