La Commissione aggiorna l'elenco istituito nel 2023 e ammette all'importazione della UE di alcune specie selvatiche. Bilanciati tutela ambientale e commercio sostenibile.
Con il recente regolamento di esecuzione (UE) 2025/6 Bruxelles apporta importanti modifiche al divieto di introduzione nell'Unione di esemplari di flora e fauna selvatiche provenienti da determinati Paesi di origine. Questo provvedimento, che entrerà ufficialmente in vigore il 27 gennaio 2025, nelle intenzioni della Commissione, rappresenta un passo significativo nel bilanciamento tra la tutela delle specie a rischio e l'applicazione di misure basate su solide evidenze scientifiche. Si modifica il primo elenco delle specie vietate, istituito nel 2023.
Cosa prevede il regolamento - Il regolamento identifica le specie per le quali è vietata l'importazione, tenendo conto delle raccomandazioni scientifiche più recenti e delle delibere internazionali, come quelle emerse durante la 77ª riunione del comitato permanente della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES).
I divieti revocati - Grazie a una rivalutazione scientifica, il gruppo di consulenza ha stabilito che non vi sono più motivi per mantenere il divieto di importazione per alcune specie di rettili e anfibi. Le specie riammesse e i relativi di Paesi di provenienza sono:
Dal Camerun:
Trioceros montium
Trioceros quadricornis
Dalla Guinea Equatoriale:
Trioceros feae
Dal Madagascar:
Mantella cowanii
Mantella crocea
Mantella viridis
Scaphiophryne gottlebei
Dall'Indonesia:
Varanus dumerilii
Varanus jobiensis
Varanus salvadorii
Il contesto scientifico e normativo - Le modifiche si basano su un'analisi dettagliata delle condizioni delle specie nei loro habitat naturali e delle eventuali minacce legate al commercio internazionale. Il gruppo di consulenza scientifica ha tenuto conto non solo dei dati biologici e ambientali più recenti, ma anche delle implicazioni per la conservazione a lungo termine delle popolazioni naturali. Questa decisione mira a garantire una gestione responsabile e sostenibile del commercio internazionale di specie selvatiche, mantenendo un approccio dinamico e aggiornato alle sfide ambientali globali.
Implicazioni del regolamento - L’aggiornamento riflette l’impegno dell’Unione Europea nel rispettare gli standard stabiliti dalla CITES, assicurando al contempo che le restrizioni siano proporzionate e giustificate. Questi adeguamenti permettono di agevolare il commercio regolamentato senza compromettere la conservazione delle specie o gli equilibri ecologici. Il regolamento rappresenta un esempio di come l'UE continui a impegnarsi per la protezione della biodiversità globale, garantendo che le politiche commerciali siano in linea con i principi di sostenibilità e tutela ambientale.