Sono divenuti operativi i primi sei laboratori di riferimento dell'UE per la salute pubblica. Svolgeranno le attività per i prossimi sette anni.
Dal 1° gennaio 2025, i primi sei laboratori di riferimento dell'UE (EURL) per la salute pubblica sono operativi. Lo rende noto la Commissione Europea.
Gli EURL, che riuniscono consorzi di competenze scientifiche provenienti da tutta l'UE, contribuiscono a migliorare la preparazione dell'UE e a garantire una rapida individuazione e risposta in caso di epidemie. Rafforzeranno così le difese dell'UE di fronte a gravi minacce sanitarie transfrontaliere. I sei EURL coprono le seguenti aree: -Resistenza antimicrobica (AMR) nei batteri (Danimarca) -Patogeni virali trasmessi da vettori (Paesi Bassi) -Patogeni virali emergenti, trasmessi da roditori e zoonotici (Svezia) -Patogeni batterici emergenti e zoonotici ad alto rischio (Germania) -Legionella (Francia) -Difterite e pertosse (Finlandia)
Gli EURL supporteranno i laboratori nazionali di sanità pubblica garantendo la comparabilità dei dati e il rafforzamento delle capacità sui metodi di laboratorio a livello UE. Ciò include gli sforzi per allineare la diagnosi e i test per la sorveglianza, la notifica e la segnalazione delle malattie.
Questi sei EURL sono stati designati per sette anni- a marzo 2024- e sono finanziati nell'ambito del programma EU4Health. La cornice normativa di riferimento è il regolamento 2022/2371 relativo alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.