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LA RISPOSTA

Spagna, il Governo frena su IVA e cliniche veterinarie

Spagna, il Governo frena su IVA e cliniche veterinarie
Il Governo del Premier spagnolo Sanchez gela le aspettative di una riduzione dell'IVA veterinaria e di un riconoscimento delle cliniche come centri sanitari.

Con una risposta scritta al Congresso dei Deputati, il Governo Sanchez "non ha voluto fornire informazioni sui suoi piani volti a ridurre l'IVA sui servizi veterinari e a riconoscere le cliniche come centri sanitari". Lo rende noto il notiziario veterinario Animal'sHealth, dopo il riscontro del Ministro ai rapporti con il parlamento Félix Bolaños.

Il mese scorso, una interrogazione del deputato Alberto Ibáñez (Compromis-Sumar) chiedeva all'Esecutivo lo stato dell'arte di alcune richieste del settore veterinario. Nello specifico si faceva riferimento alla riduzione dell'Iva sui servizi veterinari, da portare al 10%, e al riconoscimento delle cliniche veterinarie come centri sanitari. Due misure che erano anche nel programma della sinistra radicale spagnola e che rientravano nell'accordo di coalizione con Podemos.

La risposta del Governo gela le aspettative, con un testo scritto giudicato evasivo sulle reali intenzioni di ridurre l'aliquota IVA, che viene esclusa dalla legge di bilancio per il quinto anno finanziario consecutivo. Soltanto nella legislatura precendente, il PSOE riuscì a incardinare la revisione dell'IVA sulle prestazioni veterinarie e farle superare alcune tappe dell'iter di adozione.
Il governo Rayoj, lamenta Ibáñez, ha aumentato l'aliquota dall'8% al 21%: “Ancora oggi -ha dichiarato- subiamo le conseguenze dell'aumento generale delle tasse imposto dal governo Rajoy alle famiglie. Uno dei peggiori aumenti fiscali e fiscali del governo Rajoy è stato l’aumento dell’IVA sui servizi veterinari".

Quanto alle cliniche veterinarie, "non sono centri sanitari" si legge nella risposta, che rimanda alla normativa nazionale che disciplina l'autorizzazione dei centri sanitari che fanno parte del Sistema sanitario nazionale, un Regio decreto del 2003, in base al quale "le cliniche veterinarie non fanno parte del Sistema sanitario nazionale". Per il Consiglio Nazionale dei Veterinari della Spagna la professione veterinaria necessità di un maggior riconoscimento come servizi essenziali, all'interno di un nuovo modello sanitario.