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IMPORT UE

Carni equine dal Sudamerica, DgSante: carenze di tracciabilità

Carni equine dal Sudamerica, DgSante: carenze di tracciabilità
L'Argentina, forte esportatore di carni equine nell'Unione Europea, non passa l'audit della Dgsante. Rilievi anche sull'Uruguay: inattendibili i trattamenti veterinari.


"La legislazione nazionale non è implementata correttamente nè in modo efficace. Ciò è dimostrato, tra gli altri esempi, da casi di cavalle che hanno partorito nella stabulazione". Questa la conclusione dell'audit condotto dagli ispettori della Commissione Europea in Argentina, nell'ambito di una serie di verifiche sui Paesi Terzi che esportano carni equine in Europa.  Critico anche il quadro tracciato dalla Direzione Generale della Sanità (DgSante) della Commissione Europea sull'Uruguay, al termine di un  concomitante audit,  con forti rilievi sulla tracciabilità e sui trattamenti veterinari dei cavalli destinati alla produzione di carni per l'Unione Europea.

Le relazioni si riferiscono a ispezioni condotte un anno fa nei rispettivi Paesi, pubblicate in questi giorni. Entrambe descrivono l'esito di un audit effettuato a novembre del 2022 per valutare se il sistema ufficiale di controllo e di certificazione della produzione di carne equina destinata all'esportazione all'Unione Europea è in grado di far rispettare i requisiti d'importazione della legislazione europea.

Carenze  in Argentina-  Il responso è stato negativo, anche alla luce di correttivi precedentemente già raccomandati dagli ispettori europei ma non implementati.
Anche se il benessere alla macellazione è risultato in linea con i requisiti dell’Unione Europea -e anche il trasporto, è migliorato rispetto agli audit precedenti- la DgSante raccomanda il superamento di carenze rilevate soprattutto in in materia di identificazione e tracciabilità dei cavalli e di affidabilità della documentazione di supporto. "Ciò compromette notevolmente le garanzie fornite per quanto riguarda il rispetto dei requisiti di residenza e cure mediche veterinarie dell'Unione Europea"- avvertono gli ispettori europei. In particolare:
- Il sistema di identificazione equina non consente la tracciabilità dei cavalli vivi destinati alla macellazione nell'UE e pertanto non può dare le garanzie richieste sui trattamenti veterinari.  Le norme nazionali in vigore volte a garantire l’identificazione del gruppo (hot branding) non vengono applicate.  L'identificazione degli equini, solo pochi giorni prima della macellazione, ne garantisce la tracciabilità solo durante questo periodo limitato.
- Le garanzie sul rispetto delle prescrizioni veterinarie si basano solo su dichiarazioni dei proprietari che l’audit ha riscontrato essere inattendibili e, in alcune occasioni, false. Il sistema non consente nemmeno alle autorità competenti di accertare la veridicità di tali dichiarazioni.

Carenze in Uruguay- Dall’audit è emerso che il sistema di controllo dell'Uruguay non supervisiona adeguatamente le movimentazioni di cavalli tra stabilimenti all'interno del Paese, rendendo inattendibili le dichiarazioni obbligatorie sul corretto impiego dei medicinali veterinari. Il sistema di tracciabilità dei cavalli vivi non offre garanzie. In particolare, l’audit riferisce di interventi delle autorità competenti uruguaiane su stabilimenti di cavalli da macello di cui un numero significativo di cavalli risultava di origine sconosciuta, insieme a notizie di contrabbando di cavalli dal Brasile.
"I suddetti fattori compromettono significativamente le garanzie prestate in merito al rispetto della normativa europea sui trattamenti veterinari e sui requisiti di tracciabilità dell’Unione europea"- afferma la DgSante- che rimarca anche la presenza sul mercato uruguaiano di preparati iniettabili di testosterone, la cui carne può essere destinata al consumo umano nell'UE, è incompatibile con la certificazione per l’export nella Unione Europea.
La relazione sull'Uruguay contiene anche numerosi rilievi sul benessere animale.

Italian Horse Protection parla "gravi problemi relativi alla sicurezza alimentare" e insieme alla rete delle Ong per la tutela degli equini chiede "la messa al bando immediata delle carni importate in Europa”.

Final report of an audit in Argentina (2022)
Final report of an audit in Uruguay (2022)
in order to evaluate the control system in place governing the production of horse meat intended for export to the European Union