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LA RISPOSTA DELLA COMMISSIONE

UE: controlli sulle carni processate nei macelli polacchi

UE: controlli sulle carni processate nei macelli polacchi
La Commissione Europea ha chiesto alla Polonia di avviare "immediatamente" un piano d’azione per rimediare alle carenze individuate durante l’audit.


Il Commissario europeo alla salute Vytenis Andriukaitis ha risposto sull'assenza di controlli veterinari sulle carni processate in uno stabilimento della Polonia orientale. I fatti, denunciati dalla Tv polacca ai primi di gennaio, sono stati rilanciati all'attenzione di Bruxelles da una interrogazione della deputata Ceca Olga Sehnalová. "Questa carne è stata introdotta negli scaffali dei negozi di vari Stati membri come apparentemente “innocua”- ha affermato l'europarlamentare, chiedendo l'intervento della Commissione.

Ai primi di febbraio un gruppo di ispettori europei si è recato in Polonia "per valutare la situazione sul campo"- ha risposto il 4 marzo scorso Andriukaitis- dopo di che, la Commissione ha chiesto alla Polonia di avviare "immediatamente" un piano d’azione per rimediare alle carenze individuate.  Da allora, "le Autorità Polacche collaborano e condividono quotidianamente informazioni fondamentali su indagini e azioni, compresa la chiusura del macello interessato e il ritiro di tutte le carni interessate"- ha aggiunto.

Subito dopo i fatti, la Commissione aveva chiesto alla Polonia di informare gli altri Stati membri sull’immissione sul mercato di carni nel loro territorio, tramite il sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi (Rasff). La Commissione ha inoltre coordinato la tracciabilità degli alimenti, per consentirne il ritiro dal mercato degli Stati membri interessati. Fra questi non figura l'Italia.

La Commissione - ha concluso  segue da vicino le azioni intraprese dalle Autorità Polacche.