E' in corso l'aggiornamento del piano strategico finalizzato al contenimento ed eradicazione della PSA. Ne ha discusso il Gruppo di Esperti per rilanciare nuove azioni.
La strategia fin ora adottata per contrastare l'emergenza PSA in Italia nella sua prima fase, allo stato attuale "non è più sufficiente per continuare l'azione di controllo". Il Commissario alla Peste Suina Africana (PSA)
Giovanni Filippini ha riferito in Parlamento e al Gruppo di esperti del Ministero della Salute la necessità di
"un nuovo piano strategico che dia continuità al precedente traendone spunti e nuove azioni da riportare nei territori infetti".Nello stesso giorno dell'
audizione alle Commissioni riunite Sanità e Agricoltura del Senato, il 4 febbraio, il Commissario ha partecipato ai lavori del Gruppo di esperti. Nel resoconto pubblicato dal Ministero, si precisa che
"il nuovo piano dovrà entrare ancor più nel dettaglio delle azioni, con un maggior distinguo tra la gestione della PSA nel cinghiale e nel suino domestico. Nelle azioni da implementare ed adattare all’evoluzione della situazione epidemiologica, è necessario anche un incremento delle attività di formazione a tutti i livelli"- afferma il Commissario.
I punti cruciali della nuova strategia- Nell’ambito del contenimento delle popolazioni di cinghiali nelle Zone di restrizioni, la nuova strategia dovrà agire su 5 punti cruciali: barrieramento, sorveglianza, depopolamento, biosicurezza e formazione. Nel report del Gruppo sono così sintetizzati:
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barrieramento: oltre al monitoraggio sullo stato di avanzamento dei lavori si concorda sulla necessità di individuare le priorità di intervento e le tempistiche, i nuovi tratti di intervento, e la
rendicontazione delle attività con cadenza quindicinale da parte delle concessionarie;
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sorveglianza: si è ribadita l’importanza del potenziamento della zona CEV (Controllo di Espansione Virale) in termini di attività di sorveglianza attraverso un maggior coinvolgimento del settore venatorio e allevatoriale in relazione alla ricerca rinforzata (sensibilità del sistema di sorveglianza, omogeneità delle Unità di Gestione UDG), gestione delle carcasse, con particolare riferimento ai sistemi di trasporto, gestione e smaltimento, altre attività (fototrappole, studio densità, dinamica della popolazione;
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depopolamento: si è ribadito come sia fondamentale rafforzare l’attività di trappolaggio, del tiro selettivo e di altre metodiche volte al contenimento ed eradicazione della malattia.
Eventuali deroghe verranno concesse sulla base della disponibilità dei dati epidemiologici e della misura di sensibilità. Inoltre per quanto concerne l’attività di depopolamento delle zone indenni
si suggerisce di effettuare una variazione del piano di cattura e abbattimento di concerto con ISPRA;
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biosicurezza: sarà opportuno individuare le aree ed i fattori di rischio, elaborare apposite Linee guida di compilazione delle check list ed è stata ipotizzata la creazione di specifiche task
force;
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formazione: implementare l’offerta formativa in relazione a campionamento, biosicurezze, alimentazione sistemi informativi
Il Gruppo degli Esperti concorda nel consideare "sostanziale" anche l’ottimizzazione e dall’alimentazione dei sistemi informativi e il consolidamento dell’algoritmo di valutazione della sensibilità dei dati di sorveglianza.
PSA, Filippini in Senato: aggiornamenti sulla strategia