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COMMISSIONE EUROPEA

Antisprechi, linee guida Ue per convertire gli alimenti in mangimi

Antisprechi, linee guida Ue per convertire gli alimenti in mangimi
La Commissione ha elaborato un Piano d’azione per ridurre i rifiuti alimentari nell’ambito della comunicazione sulla cosiddetta "economia circolare".

Si inseriscono in questo ambito  le "Linee guida per l'uso alimentare di alimenti non più destinati al consumo umano", appena pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale Europea.
La Commissione Europea intende "valorizzare le sostanze nutritive degli alimenti che, per motivi commerciali o a causa di problemi di lavorazione o di determinati difetti, non sono più destinati al consumo umano", attraverso il loro "riuso sicuro nell’alimentazione animale". Cioè "senza compromettere la salute pubblica e degli animali".

L’utilizzo come mangimi di tali alimenti segue le logiche della cosiddetta economia circolare, cioè "evita che questi materiali siano compostati, trasformati in biogas o smaltiti in discarica o inceneriti". Perchè "circolare"? Queste iniziative tendono a "chiudere il cerchio" del ciclo di vita dei prodotti" incrementando il riciclaggio e il riutilizzo, con vantaggi sia all’ambiente che all’economia.

Le Linee guida della Commissione Europea contengono orientamenti rivolti principalmente agli Stati Membri e agli operatori della filiera, per facilitare- da un lato- la comprensione della normativa anti-spreco migliorando la chiarezza del diritto e - dall'altro- presentando esempi di migliori pratiche senza oneri amministrativi superflui.

L’ambito di applicazione delle Linee Guida. Gli orientamenti comprende: i prodotti derivati dal processo di lavorazione degli alimenti (forniti da produttori del settore alimentare); gli alimenti immessi sul mercato, confezionati o sfusi(forniti da grossisti e rivenditori al dettaglio di alimenti).

Scarti di cucina fuori dal campo di applicazione- Per le linee guida non  sono convertibili da alimento per l’uomo a mangime i rifiuti di cucina e ristorazione, né additivi, enzimi e aromi alimentari (Regolamento (CE) n. 1331/2008) né gli  integratori alimentari definiti dalla Direttiva 2002/46/CE.

Classificazione degli alimenti non più destinati al consumo umano

  1. Prodotti che non contengono prodotti di origine animale, né sono costituiti o contaminati da tali prodotti; tali prodotti di origine animale possono diventare direttamente mangimi (Regolamento (CE) n. 178/2002) se sono sottoprodotti derivanti dal processo di lavorazione degli alimenti; oppure possono diventare rifiuti nei limiti della definizione e dell’ambito di applicazione della direttiva quadro sui rifiuti (prima di diventare mangime), se si tratta di prodotti finali.
  2. Prodotti che contengono prodotti di origine animale o sono costituiti o contaminati da tali prodotti; tali prodotti di origine animale diventano sottoprodotti di origine animale nei limiti della definizione e dell’ambito di applicazione del regolamento sui sottoprodotti di origine animale (prima di diventare mangime).

Resta fermo il principio che l’eliminazione di  prodotto dalla filiera alimentare destinata al consumo umano è irreversibile. Se contiene prodotti di origine animale, l’alimento è soggetto direttamente alle norme stabilite dal regolamento sui sottoprodotti di origine animale.

Infografica: Sole24Ore

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE
Orientamenti per l’utilizzo come mangimi di alimenti non più destinati al consumo umano