• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31356
DIRETTIVA IVA

La Commissione Europea prepara la revisione delle aliquote IVA

La Commissione Europea prepara la revisione delle aliquote IVA
Aggiornamento delle aliquote 2013. E aliquote ridotte nel mirino. L'Europa prepara nuove proposte in materia di IVA entro l'anno.
La Commissione si appresta al lancio di una profonda riforma del sistema IVA una revisione delle aliquote IVA ridotte è stata indicata come prioritaria. Tre principi dovrebbero guidare questa revisione: Abolizione delle aliquote ridotte che costituiscono un ostacolo al buon funzionamento del mercato interno;  Abolizione delle aliquote ridotte per beni e servizi il cui utilizzo è scoraggiato da altre politiche comunitarie;  Beni e servizi simili dovrebbero essere soggetti alla stessa aliquota IVA.

Le aliquote ridotte possano falsare la concorrenza all'interno del mercato unico. In secondo luogo, l'elenco dei prodotti e dei servizi che possono beneficiare di un tasso ridotto è stato concordato da parte degli Stati membri molti anni fa, e da allora la politica dell'Unione europea si è sviluppata e si è evoluta. Pertanto, la Commissione sta verificando se siano ora in contraddizione con gli obiettivi delle politiche dell'UE.
Ai sensi della direttiva sull'IVA, gli Stati membri devono applicare un'aliquota IVA standard di almeno il 15%. Tuttavia, essi hanno la facoltà di applicare una o due aliquote IVA ridotte, di almeno il 5%, a beni e servizi inclusi in un elenco restrittivo (Allegato III alla direttiva).

Questo elenco deve essere interpretato in maniera restrittiva: vale a dire che gli Stati membri non possono applicare un'aliquota ridotta per un bene o servizio che non rientra in quella lista che annovera, fra gli altri:
-prodotti alimentari destinati al consumo umano e animale, animali vivi, prodotti farmaceutici normalmente utilizzati per cure mediche e per trattamenti medici e veterinari; prestazioni di cure mediche e odontoiatriche e trattamenti termali, nella misura in cui tali prestazioni non siano esenti in virtù dell'articolo 132, che ammette l'esenzione ad opera dello Stato membro di prestazioni effettuate nell'esercizio delle professioni mediche e paramediche quali sono definite dallo Stato membro interessato. L'elenco dei prodotti e dei servizi che possono beneficiare di un tasso ridotto è stato concordato da parte degli Stati membri molti anni fa, e da allora la politica dell'Unione europea si è sviluppata e si è evoluta.

Nell'ultimo aggiornamento sulle aliquote IVA, Regno Unito, Irlanda e Malta riconoscono l'aliquota-zero a mangimi ( eccetto petfood) animali vivi e farmaci veterinari (eccetto pets), mentre l'Irlanda ha adottato la "parking rate", cioè il criterio dell'aliquota non inferiore al 12% sulle prestazioni veterinarie, applicando l'IVA del 13,5%.

pdfLE_ALIQUOTE_IVA_NEI_PAESI_UE.pdf330.48 KB