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I MOTIVI DEL NO

L’Italia unico Paese a non votare a favore del piano europeo

L’Italia unico Paese a non votare a favore del piano europeo
Pur attenendovisi, l'Italia non ha dato il proprio voto favorevole - unico Paese tra i 27 - alla proposta della Commissione europea.
Il Comitato permanente per la catena alimentare e la salute animale ha approvato in seduta straordinaria una proposta di Raccomandazione della Commissione europea per l' adozione di un piano straordinario di controllo sulla presenza di carne equina non dichiarata in etichetta negli alimenti a base di carne.

Una nota stampa del Ministero della Salute informa che la Delegazione italiana, pur condividendo la necessità di un'intensificazione dei controlli, ha dichiarato riduttiva la proposta presentata dalla Commissione, in quanto non accompagnata da altre misure dissuasive e preventive nei confronti delle frodi, come ad esempio il potenziamento dei controlli in tutti gli Stati membri.
Manca inoltre un provvedimento inteso a migliorare il sistema di etichettatura delle carni, che indichi per gli equini e altre specie da macello il Paese di allevamento, di macellazione e di sezionamento delle carni, in linea col sistema già in uso per i bovini.

"Come è noto, l'Italia ha sempre sostenuto in tutte le sedi europee la necessità di fornire maggiori informazioni ai consumatori- continua il comunicato ministeriale- attraverso un sistema di tracciabilità ed etichettatura sull'origine dei prodotti alimentari.

Inoltre la proposta della Commissione affida un altissimo numero di controlli all'Italia, non commisurati alle produzioni nazionali, ma sulla base del numero di equini vivi e di carni equine introdotti da altri Paesi dell'Unione. "Questa impostazione è contraria ai principi della legislazione europea: infatti le garanzie sanitarie devono essere a carico dei Paese speditori delle merci e non ricadere sul Paese di destinazione".

È stato chiesto – prosegue il comunicato- per la durata del programma di controllo, tutti gli animali vivi da macello commercializzati in ambito UE venissero accompagnati dall'attestazione veterinaria, che opportuni controlli erano stati condotti per escludere la presenza di fenilbutazone e di altre sostanze non ammesse.

Le Raccomandazioni non hanno valore legislativo e non sono vincolanti per gli Stati Membri. Il voto di questi ultimi influenza le possibilità per la Commissione Europea di renderla esecutiva attraverso una eventuale direttiva.

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