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LE PROPOSTE

Confprofessioni: l'agenda dei llpp dopo le elezioni del 4 marzo

Confprofessioni: l'agenda dei llpp dopo le elezioni del 4 marzo
I professionisti guardano ai mutamenti politici "non senza apprensione". Confprofessioni presenta la piattaforma di idee e di proposte per la prossima legislatura.

Fisco, semplificazioni, lavoro e occupazione, tutela del territorio e salute del cittadino. Sono i punti attorno ai quali costruire una agenda politica, "insieme alla necessità di un progetto politico serio e sostenibile", secondo Confprofessioni.

La Confederazione dei liberi professionisti, nel pubblicare la sua piattaforma di lavoro, si attende un progetto politico " improntato sulla crescita del Paese e sull'equità normativa e fiscale tra i diversi settori produttivi, ma anche sulla necessità di un equilibrio tra le parti sociali che rappresentano ancora un punto di incontro fondamentale tra le istituzioni, i cittadini e le imprese".

Bloccare gli aumenti IVA-  Confprofessioni chiede il blocco degli automatici dell’IVA previsti per i prossimi anni, attraverso provvedimenti orientati al lungo periodo, da rendere operativi già dalla legge di Bilancio per il 2019.

Incremento della deducibiltà fiscale delle spese sanitarie- Confprofessioni chiede di ridurre l’imposizione fiscale e di semplificare gli adempimenti attraverso l’unificazione delle scadenze e la razionalizzazione delle comunicazioni.

Abolire la recente riforma in materia di split-payment dell’Iva, che ha esteso il meccanismo anche ai pagamenti effettuati dalla P.A. ai professionisti.

Le aggregazioni professionali devono essere escluse dall’Irap.-Sostenere la crescita e lo sviluppo degli studi professionali, per renderli competitivi in un mercato internazionale. Favorire i processi aggregativi dei professionisti, rivedendo la disciplina, anche fiscale, sulle Società tra professionisti e sulle reti professionali.

Intervenire sul numero programmato degli accessi alle Facoltà, favorendo maggiori sinergie tra Associazioni di categoria sanitarie, Università, Ordini Professionali e Miur.

Adattare le normative alle specificità e alle dimensioni degli studi professionali. Evitare difficoltà gestionali e elevati costi di attuazione per i professionisti (es. salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, privacy, antiriciclaggio...).

Abolire la doppia tassazione sulle Casse di previdenza dei liberi professionisti. Tali enti non operano nell’economia a scopi speculativi, ma per proteggere e salvaguardare le pensioni degli iscritti. Gli investimenti delle Casse professionali devono essere detassati.

Fondi europei: stop a discriminazioni- Applicare i principi europei sulle misure di premialità e incentivazione: stop alle discriminazioni illegittime tra imprese e professionisti. Interpretazione della legge in senso inclusivo della platea beneficiaria, no a interpretazioni restrittive.

Rimessione di atti pubblici alle professioni ordinistiche.  Attuare la delega contenuta nell’art. 5 della legge 81/2017 (Jobs act del lavoro autonomo): per favorire lo snellimento di procedure e attività amministrative attraverso la funzione sussidiaria delle professioni.

Rilanciare l’occupazione-Tagliare nettamente il costo del lavoro, abbattendo il cuneo fiscale. Sostenere l’imprenditorialità giovanile e le start up di nuove imprese. Progetto “Giovani per i giovani”: azzeramento del costo del lavoro (defiscalizzazione e decontribuzione totali) per i giovani imprenditori e professionisti che assumono giovani lavoratori.

Sostenibilità della spesa sanitaria, attraverso un'efficace e non discriminatoria spending review. Riapertura dei concorsi pubblici per personale medico e paramedico.
Riduzione delle liste d’attesa, abolizione dei ticket, valorizzazione del welfare aziendale e contrattuale come supporto economico integrativo delle spese sanitarie nel contesto familiare.

Semplificare la P.A. e l’attività di impresa - Revisionare e rendere efficace la spesa pubblica. Sì ai recenti aumenti salariali nel comparto della P.A., a condizione che le politiche di incentivazione si accompagnino a percorsi di qualificazione e responsabilizzazione dei funzionari e allo snellimento degli oneri burocratici.
Introdurre una procedura unica per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e per la realizzazione di nuovi investimenti.
Razionalizzare il ruolo delle autonomie locali nel contesto della revisione del Titolo V della Costituzione.

Proteggere il paesaggio e l’ambiente-  Particolare attenzione, in una prospettiva di medio e lungo periodo, alla lotta all’inquinamento e all'utilizzo delle risorse rinnovabili, come l’acqua, l’aria e il suolo.

1,5 milioni di liberi professionisti- Confprofessioni ricorda che i liberi professionisti "sono parte integrante di un sistema economico e sociale che vive, non senza apprensione, le dinamiche di un Paese scosso da profondi mutamenti politici, demografici e socio-economici".  Si parla di 1 milione e mezzo di liberi professionisti svolge "un lavoro quotidiano al fianco delle imprese per uscire dalla crisi, per aiutare le Pmi a superare gli ostacoli della burocrazia, per sostenere i cittadini di fronte alle carenze della giustizia e della sanità, ma anche far favorire l'occupazione, aprendo le porte del lavoro ai giovani professionisti e alle nuove generazioni".