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COMUNICATO SINDACALE

PSA in Lombardia, FVM minaccia lo stato di agitazione

PSA in Lombardia, FVM minaccia lo stato di agitazione
La Regione Lombardia "non ha ancora riconosciuto e valorizzato il gravoso lavoro aggiuntivo effettuato in occasione dell’emergenza PSA". Comunicato di FVM Lombardia.

Che sia riconosciuto il lavoro aggiuntivo dei medici veterinari o sarà stato di agitazione. Lo afferma la Federazione dei Veterinari e Medici (FVM) in un comunicato sulla emergenza di Peste Suina Africana in Lombardia. Il Sindacato, "che rappresenta il 75% dei Veterinari Ufficiali" in mancanza del riconoscimento si troverà costretto alla "proclamazione dello stato di agitazione ed altre idonee a tutelare il diritto al giusto riconoscimento del lavoro aggiuntivo effettuato".

Sui media - prosegue la nota non si fa "nessun cenno al gravoso e difficile impegno aggiuntivo dei Veterinari Ufficiali delle ATS che stanno moltiplicando il lavoro per i controlli sanitari negli allevamenti e per l’estinzione dei focolai". Il Presidente di FVM Lombardia Gian Carlo Battaglia sottolinea che "trattasi prima di tutto di emergenza sanitaria, cui conseguono rilevanti ricadute economiche e sociali. E queste ultime troveranno rimedio solo se verrà prima risolta l’emergenza sanitaria. Risultato raggiungibile con il forte e coordinato impegno di tutti gli attori coinvolti, con il pieno riconoscimento delle leve e delle necessità in gioco e quindi anche del fondamentale lavoro effettuato dai Veterinari Ufficiali"- dichiara.

E ancora: "i Veterinari Ufficiali, professionisti del Servizio Sanitario Regionale, stanno lavorando con senso di alta responsabilità e abnegazione con organici insufficienti (basti dire che in Lombardia sono presenti solo l’11% dei Veterinari del Servizio Sanitario Nazionale a fronte di filiere, come quella suina, che valgono il 40% di quelle nazionali) e con un numero di focolai che sono già il doppio di quelli del 2023".

Inoltre Regione Lombardia non ha ancora riconosciuto e valorizzato il gravoso lavoro aggiuntivo effettuato in occasione dell’emergenza PSA verificatasi nell’estate 2023 (controllati in detto anno 1600 allevamenti con circa 10.000 visite e 90.000 controlli diagnostici effettuati in circa 90 giorni), e ciò in presenza di un impegno formale in Delibera di Giunta Regionale e nonostante i ripetuti solleciti del Sindacato.

Il Presidente Battaglia conclude parlando di "promesse di riconoscimento per il lavoro aggiuntivo in corso in questi mesi".  E conclude: "Auspichiamo che abbiano miglior fortuna di quelle fatte per il 2023 che chiediamo vengano finalmente onorate".