Agea ha fornito indicazioni tecniche sulle modalità di concessione del sostegno alle aziende suinicole italiane che hanno subito danni indiretti a causa dell'emergenza PSA. L'Agea ha fornito istruzioni operative sulle modalità per la richiesta e l'erogazione dell'aiuto alle aziende agricole della produzione primaria e alle imprese dei settori della macellazione e trasformazione colpite dalle restrizioni sulla provocate dall'emergenza Peste suina africana (PSA) dal 1° luglio 2022 al 31 luglio 2023.
Determinazione del livello di sostegno - Sono ammissibili al sostegno le aziende impegnate nella produzione di verri, scrofe, scrofette, suini da ingrasso, suinetti presenti in BDN, Banca Dati Nazionale zootecnia. Per le PMI e Microimprese della produzione primaria, il sostegno è determinato fino ad un massimo del 100% del danno totale subìto, calcolato, sulla base degli importi riportati nella tabella allegata alle istruzioni operative.
Interventi ammissibili - I sostegni possono essere erogati per far fronte ad alcuni interventi tra cui: il deprezzamento di animali per la vendita anticipata, interruzione riproduzione scrofe, prolungamento del vuoto sanitario/ mancato accasamento, maggiori costi di produzione per prolungato accasamento - blocco trasferimento, precisa la nota.
Agea ribadisce il 15 febbraio 2024 come termine ultimo per la presentazione delle domande che saranno accolte dal 15 gennaio.
Richiesta dei sostegni - Il soggetto beneficiario presenta ad AGEA apposita domanda per il riconoscimento dell’aiuto, tramite l’assistenza di un Centro Autorizzato di Assistenza Agricola CAA, compilata in ogni sua parte e completa della documentazione richiesta. L’Organismo Pagatore rende disponibile nel SIAN al richiedente o al CAA delegato, la domanda contenente le informazioni anagrafiche, acquisite dal Fascicolo Aziendale, necessarie per consentirgli di presentare una domanda di aiuto.
Erogazione degli aiuti - L’erogazione degli aiuti è subordinata alla presenza di un codice IBAN che sia corretto e collegato ad un conto corrente attivo e che non sia dichiarato in più di un fascicolo aziendale.