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IL CASO

Asti, resta Capitano del Palio ma non può esercitare

Asti, resta Capitano del Palio ma non può esercitare
Secondo il presidente del Collegio dei rettori, Giorgia Mancone, “le due vicende percorrono strade parallele, destinate a non incontrarsi”.

A capitolo giudiziario chiuso, il Veterinario iscritto all'Ordine di Asti- attualmente Capitano del Palio- si è visto confermare nei giorni scorsi dalla Ccepps la radiazione (comminata e sospesa in corso di giudizio legale) due anni prima dall'Ordine. Ma l'incarico comunale per il Palio non sarà compromesso, stando alle dichiarazioni del Presidente del Collegio dei rettori, Giorgia Mancone: “le due vicende percorrono strade parallele, destinate a non incontrarsi”. La nomina a Capitano del Palio risale allo scorso mese di agosto.

Ma la radiazione - salvo ricorsi da parte dell'interessato- produce effetti sull'esercizio professionale. Il Veterinario gestisce infatti una clinica veterinaria : "Purtroppo ci sarà qualche disservizio- ha dichiarato a La Voce di Asti-  e la clinica potrebbe rimanere chiusa qualche tempo. Ma mi sto organizzando per trovare chi possa gestire la struttura in attesa che si risolva la mia questione a livello professionale".

Per la Commissione Centrale Esercenti le Professioni Sanitarie, "la sanzione della radiazione è assolutamente proporzionata alle gravi violazioni commesse". Il provvedimento, firmato dalla Presidente Elena Stanizzi, spiega che la radiazione deve essere ordinata per coloro che hanno «compromesso grandemente la reputazione e la dignità della classe sanitaria». Stralci del provvedimento sono stati pubblicati dal quotidiano La Stampa. Il procedimento di "messa alla prova" con il quale si è chiusa la vicenda giudiziaria, per la Commissione non è un elemento favorevole, ma "un indizio di presunzione di conoscenza del fatto addebitato in sede penale. Nella messa alla prova non vi è un’attribuzione di colpevolezza o una confessione. Ma la richiesta di ammissione a tale beneficio ha una particolare valenza presuntiva di conoscenza del fatto e consapevolezza del suo disvalore".

L'imputazione era stata di ricettazione, per uso di farmaci veterinari rubati. Per l'ordinamento professionale il Veterinario radiato può presentare ricorso in Cassazione, ma non può esercitare la medicina veterinaria.

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