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LA RISPOSTA

PSA endemica? Export tutelato, supporto dalla Difesa

PSA endemica? Export tutelato, supporto dalla Difesa
Il Governo ha riepilogato in Parlamento le iniziative in atto contro l'emergenza PSA. Collaborazione con il Ministero della Difesa.

"Quali iniziative stia intraprendendo il Governo per evitare che il territorio nazionale sia dichiarato a Peste Suina Africana endemica?" All'interrogativo- sollevato alla Camera dal Movimento 5 Stelle-  ha risposto a nome del Governo il Sottosegretario di Stato per l'Interno Nicola Molteni, riepilogando le azioni strategiche programmate e in atto.
Il Sottosegretario ha anche aggiornato sulle criticità del momento, dal supporto operativo dell'Esercito e della Difesa, alla tutela del patrimonio suincolo e dell'export.

L'export e la regionalizzazione- L'emergenza PSA potrebbe compromettere gli scambi commerciali sul mercato interno europeo e azzerare l'export del settore. Uno scenario che il Governo- in particolare il Ministero della Salute- ha ben presente in tutti gli incontri con i Paesi terzi che hanno bloccato le importazioni, forte di tutte le misure attuate per salvaguardare gli allevamenti della filiera suinicola nazionale da un possibile contagio della PSA. Per riavviare i percorsi di interscambio commerciale è cruciale anche l'intervento della Commissione europea per far accettare il "principio di regionalizzazione", baluardo strategico contro il blocco generalizzato di tutte le produzioni nazionali.

Il personale dell'Esercito- Con riguardo al ruolo dell'Esercito nell'opera di abbattimento della fauna selvatica, il Ministero della Salute, il Masaf, e il Commissario straordinario stanno valutando, in coordinamento con i rappresentanti del Comando operativo di vertice interforze, le modalità per l'impiego di personale dell'Esercito nelle attività di ricerca e interramento delle carcasse di cinghiali, e cattura ed eventuale abbattimento degli stessi.  "Si tratta di attività, soprattutto le ultime due, che richiedono professionalità e competenze specifiche"- ha precisato il Sottosegretario Molteni- Pertanto, lo studio di fattibilità di un eventuale coinvolgimento è ancora in fase di valutazione congiunta".

I Got del Ministero della Difesa - Su richiesta del Masaf, il Ministero della Difesa ha messo a disposizione anche il supporto delle Forze armate. "Queste concorrono all'azione del MASAF, sulla base delle richieste del commissario straordinario alla PSA, il quale ha identificato 4 attività principali: sorveglianza e monitoraggio, cattura, bioregolazione e smaltimento. Il contributo del Ministero della Difesa si concretizzerà con la partecipazione ai GOT (Gruppi Operativi Territoriali) del commissario straordinario, "non appena saranno implementate le necessarie precauzioni per ambiente, operatori e la popolazione civile, nonché le fondamentali norme specifiche di riferimento"- ha dichiarato il Sottosegretario. Inoltre, sono stati resi disponibili mezzi a pilotaggio remoto, specie per la sorveglianza e il monitoraggio, che risultano imprescindibili per le altre, eventuali successive fasi. "Attualmente sono in corso attività di coordinamento con il MASAF, finalizzate ad acquisire indicazioni operative, anche in termini di dimensionamento e funzioni dei team, qualifiche, addestramento specifico ed equipaggiamento".

Deroghe agli abbattimenti- L'interrogazione chiedeva aggiornamenti sulle iniziative per consentire agli allevamenti con animali sani di non abbattere i propri capi e di poterli conferire per la macellazione e l'utilizzo nella produzione alimentare. "Segnalo che le misure da adottare a seguito di sospetto e conferma di un focolaio sono individuate dalla normativa europea e nazionale e sono applicate a seguito di una valutazione del rischio al fine di limitare il più possibile la diffusione della malattia"- ha puntualizzato Molteni.
Le misure sono caratterizzate dalla necessità di evitare tempestivamente il propagarsi dell'infezione, pur prevedendo un regime derogatorio. "Al momento sussistono talune criticità - ha spiegato il rappresentante del Governo- relativamente all'individuazione di un numero sufficiente di impianti designati, oltre al fatto che la norma prevede che la designazione degli stabilimenti possa essere fatta solo su istanza degli operatori economici interessati". 

Recinzioni e trappole- Con i 10 milioni di euro del Fondo nazionale per la suinicoltura"si è provveduto all'acquisto e alla messa in opera delle reti di contenimento dei cinghiali". Lo stato dell'arte riferito in proposito del Sottosegretario Molteni è di 124 chilometri di reti in Piemonte e Liguria e sono state acquistate e messe in opera, al costo di 140.000 euro, trappole per cinghiali. La Regione Lombardia ha assegnato 1,5 milioni di euro euro al Commissario Straordinario ala PSA per completare l'ultimo lotto di reti.

Ulteriori risorse per il Commissario Straordinario - In aggiunta alle risorse del Fondo per la suinicultura, per l'anno finanziario 2023 la struttura commissariale potrà contare su ulteriori somme: 3, 5 milioni di euro per lo svolgimento dei compiti istituzionali e ulteriori 3,5 milioni di euro in contabilità speciale, accreditati dal Ministero della Salute come "Somme destinate a fronteggiare le maggiori esigenze derivanti dalle emergenze della peste suina africana”.

Azioni Strategiche PSA- Anni 2023-2028
OM n. 5- Misure di controllo ed eradicazione della peste suina africana
Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica