• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
I DATI DEL XII RAPPORTO

Animali in città, Legambiente: 229 mln di spesa pubblica

Animali in città, Legambiente: 229 mln di spesa pubblica

Per Legambiente, la mancanza di monitoraggio, regolamentazione e controlli sono "i talloni d'Achille sui quali Asl e Comuni devono lavorare".

In Italia ad oggi mancano all’appello dell’anagrafe canina almeno 2 milioni di cani . Nel 2022 i cani vaganti oscillano tra 700 ai 400.000 e quelli randagi tra 350 e i 200 mila. Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e Lazio le regioni dove si registra di più il fenomeno. Questi, in sintesi, alcuni dei dati che emergono dal XII Rapporto “Animali in Città 2023” di Legambiente presentato questa mattina a Roma (video), in occasione della Giornata internazionale del Cane Randagio, presso la sede nazionale dell’associazione ambientalista, con il patrocinio di Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, Federazione Nazionale Ordini dei Veterinari Italiani, Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani e Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva.

Questionari e risposte
- Ai questionari inviati da Legambiente, hanno risposto in modo completo 552 Amministrazioni comunali su 7.904 totali (di cui 57 Comuni capoluogo di provincia pari a circa il 53% dei Comuni capoluogo italiani) e 38 Aziende sanitarie su 112 totali. Il dato complessivo che emerge è che il 39,5% tra le Amministrazioni comunali (più di una su tre) ed il 94,7% tra le Aziende sanitarie (più di nove su dieci) che hanno fornito informazioni hanno raggiunto performance almeno sufficienti rispetto al complesso dei 36 indicatori utilizzati per i Comuni e 25 per le Aziende sanitarie. 
Solo il 43,8% delle Amministrazioni comunali che ha fornito dati dichiara di conoscere con esattezza tali numeri, percentuale che cala al 40% per quel che riguarda la conoscenza delle colonie feline. Ancora più bassa la soglia dei Comuni che hanno dichiarato di avere spazi aperti dedicati agli animali d’affezione (solo il 37%) con differenziazioni tra nord e sud (ad esempio a Grignasco (No) è presente 1 area ogni 105 cittadini, contro Mazara del Vallo (TP) con 1 ogni 50.000 abitanti).  

Anagrafe canina- In Italia, ad oggi, mancano all’appello dell’anagrafe canina almeno 2 milioni di cani, di cui 1,5 milioni localizzati in sole 5 regioni del centro sud: Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Lazio. In particolare, a preoccupare nel 2022 è il numero dei cani vaganti (cani randagi e padronali con una gestione non controllata) che in tutta la Penisola oscilla tra 700 e 400 mila e quello dei cani randagi (senza proprietari che li rivendicano) tra 350 e 200mila. Il centro sud resta l’area del Paese più colpita dal fenomeno, con Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Lazio che registrano i numeri più significativi con un numero di cani vaganti complessivo che oscilla da 480 a 290 mila (solo nel Lazio ed in Campania, il numero di cani vaganti stimato oscilla da 200 a 120 mila cani) e un numero di cani randagi tra 240 a 145 mila.
Solo il 41,8% dei Comuni (231 su 552) dichiara di conoscere il numero complessivo dei cani iscritti in anagrafe canina presenti nel proprio territorio, pari ad 1.176.322 cani. Percentuale che cala al 39,3% per quel che riguarda la consapevolezza delle nuove iscrizioni avvenute nell’anno 2022, pari a 70.128 cani.

Agevolazioni- Negativi anche i dati relativi alle attività di regolamentazione "che sono fondamentali per una corretta e serena convivenza tra animali e cittadini". Solo il 7,4% dei Comuni ha regolamentato possibili agevolazioni fiscali per le adozioni dei cani e appena il 6% quelli che hanno previsto regolamenti con agevolazioni o oneri fiscali per il controllo delle popolazioni.

Sterilizzazione- "I numeri sono ancora lontani se si vuole puntare ad una seria politica di controllo demografico". Nonostante un leggero incremento rispetto al 2021 del 3%, solo il 50% delle Aziende sanitarie ha dichiarato di aver effettuato azioni di prevenzione, con la sterilizzazione di 4.881 cani (il 18% rispetto ai cani dichiarati entrati nei canili sanitari) e 21.042 gatti (circa il 14% di quelli presenti nei gattili sanitari o nelle colonie feline, nelle quali oltre 130.000 gatti risultano non sterilizzati).

Controlli- Meno di 1 Comune su 2 (il 42,9%) ha effettuato specifici controlli e solo il 53,6% dichiara di aver dotato il proprio personale di lettore microchip. Di questi, ne risultano in totale 491, ossia in media 1,7 per ciascuna delle 296 Amministrazioni comunali che li hanno dichiarati.

Abbandono-  Nel 2022, dai dati forniti dalle Amministrazioni comunali, emerge la stima di 71.000 abbandoni – una lieve flessione dell’1% rispetto al 2021, anno in cui, però, si era segnato un significativo aumento sul 2020 pari al 43%, come conseguenza dell’acuirsi della crisi socioeconomica scaturita dopo la pandemia e del cessare delle condizioni nate con lo smart working una volta conclusa l’emergenza. Fattori questi che hanno influito anche sul numero delle adozioni dei cani dai canili rifugio, dato che a partire dal post pandemia segna un trend in diminuzione, passando dal 53% del 2020, al 41% nel 2022 (-12%).

Legambiente, approccio one health agli animali in città