Nuove evidenze sul ruolo del proprietario nello sviluppo di forme aggressive nel cane. La Facoltà di Veterinaria di Utrecht ha analizzato 589 casi, per altrettanti cani di comprovata pericolosità.
Rimbalza all'attenzione della stampa non specializzata uno
studio sul rapporto proprietario-cane firmato da
cinque ricercatori Veterinari su Plos One. Lo studio si segnala perchè va in controtendenza rispetto alla letteratura scientifica prevalente: è infatti il proprietario ad essere oggetto di osservazione in relazione ad episodi di aggressività, in particolare di morsicatura grave, del proprio cane, alla ricerca di indicatori per migliorare le politiche di gestione e di prevenzione sociale del fenomeno.
Obiettivi e risultati- Il tratto più originale dello studio- condotto dai ricercatori della Divisione "Animals in Science and Society" della Facoltà di Medicina Veterinaria di Utrecht- è l'osservazione delle reazioni dei proprietari a seguito dei fatti. I risultati mostrano- si legge nell'abstract- che l'identificazione dei fattori critici della proprietà del cane può aiutare a stabilire politiche sugli incidenti con morsi e ulteriori studi dovrebbero essere condotti su misure preventive e controlli.
Dati d'insieme- In un arco di tempo che va dal 2008 al 2022, sono stati presi in considerazione 589 cani (il 58% dei quali classificati come "tipo pit bull") posti sotto il controllo dell'autorità pubblica dei Paesi Bassi per aggressioni ad altri animali o alle persone. Sono stati esaminati 589 cani posti sotto il controllo dell'autorità pubblica per episodi di aggressione, in due lotti e tempi diversi: 159 cani per fatti riferiti al periodo 2008-2010 e altri 215 cani per il periodo 2020-2022. Il 64% dei cani, nel complesso, aveva più di un precedente di morsicatura segnalato alle autorità; più del 22% aveva quattro o più episodi di segnalazioni per morsi.
Fra le persone, il 51% delle vittime è dato da persone adulte, mentre il 13% da bambini. Il 30% delle aggressioni canine si sono verificate ai danni di altri cani. Il 6% altri animali (gatti, pecore e cavalli).
Nel periodo di tempo considerato gli episodi di morsicatura grave sono aumentati.
Warning signals- "I nostri dati suggeriscono nove fattori che possono in particolare servire come segnale di allarme per le morsicature, in quanto prevalenti nel totale dei casi segnalati"- affermano. Si tratta di nove circostanze, rilevati nella casistica analizzata che gli autori indicano come campanelli d'allarme:
- la presenza di più cani in famiglia
- cane vagante senza proprietario
- trasferimento delle attività di accudimento del cane
- obbligo di guinzaglio corto e museruola
- custodia isolata e/o confinata di un cane
- (sospetto) abuso di sostanze da parte del proprietario di un cane
- (sospetto) abuso di animali da parte del proprietario di un cane
- il proprietario del cane aggredisce all'atto di confisca del cane
- il proprietario del cane è stato denunciato per comportamenti antisociali
Comportamenti anti sociali- Gli autori si sono soffermati sui comportamenti aggressivi o antisociali del proprietario di un cane confiscato, l'insofferenza verso obblighi di controllo del cane come museruola e guinzaglio corto al cane (obblighi ai quali spesso aderisce in modo inappropriato). Solo il 14% dei proprietari è "cooperativo" dopo un episodio di aggressione, anche per scarsa empatia verso la vittima. Un 20% dei proprietari è risultato a sua volta aggressivo, minaccioso o intimidatorio nei confronti della vittima della morsicatura. Non manca (13% dei proprietari) chi nega la gravità della situazione, a dispetto delle valutazioni delle autorità competenti. Un quinto dei proprietari ha mostrato comportamenti antisociali non collegati al cane.
Tutte queste situazioni- concludono gli autori- segnalano come, non sempre, i proprietari di cani sottoposti a misure restrittive sono disposti o in grado di offrire garanzie di sicurezza sociale. Sui risvolti etici e sociali dello studio, i ricercatori hanno ottenuto il via libera della Facoltà di Scienze Sociali e del Comportamento dell'Università di Utrecht. Ai rischi sociali si aggiungono rischi per il benessere degli animali, in alcuni casi fatti oggetto di maltrattamento da parte del proprietario.
"E' urgente - concludono- studiare una prevenzione efficace delle morsicature, poiché negli ultimi anni quasi un quarto dei casi ha comportato obblighi di guinzaglio/museruola, senza riuscire a prevenire un nuovo episodio di morsicatura. Sottolineiamo che una parte dei proprietari coinvolti è probabilmente disposta e capace di aderire a qualsiasi misura, ma che per un campione di proprietari, una (temporanea) riluttanza o incapacità, rende necessario definire misure per prevenire o gestire situazioni di dog ownership ad alto rischio, con l'obiettivo finale di rendere la società più sicura e migliorare il benessere degli animali".
Factors regarding the dog owner’s household situation, antisocial behaviours, animal views and animal treatment in a population of dogs confiscated after biting humans and/ or other animalshttps://doi.org/10.1371/journal.pone.0282574