• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31269
NOTA DGISAN

Cina, nuovi traguardi per l'export di carni italiane

Cina, nuovi traguardi per l'export di carni italiane
Autorizzati 11 nuovi stabilimenti italiani all’esportazione di carne bovina da parte delle autorità doganali cinesi, rimosso il bando per la malattia vescicolare suina.
Con una nota firmata dal Direttore Generale - DGSAF, Pierdavide Lecchini e dal Direttore Generale - DGISAN Ugo Della Marta, il Ministero informa che il sistema veterinario italiano ha ottenuto due importanti risultati per l’accesso al mercato della Repubblica Popolare Cinese dei prodotti alimentari Italiani. L'esito viene comunicato dopo l'incontro a Roma tra il Ministro Yu Jianhua dell’Amministrazione generale delle Dogane cinese con il Ministro Orazio Schillaci e il Sottosegretario Marcello Gemmato.

Export carne bovina - Il ministero cinese, dopo aver esaminato i fascicoli presentati dal Ministero italiano, ha dichiarato idonei "alle richieste della parte cinese" 11 stabilimenti produttori di carne bovina che avevano presentato richiesta di registrazione in Cina. La registrazione, avvenuta mediante "procedure semplificate", è il risultato della "collaborazione tra il Ministero della Salute e l'Ambasciata italiana a Pechino" si legge nella nota.

Malattia Vescicolare - Dal 15 giugno è rimosso il bando per la malattia vescicolare suina per tutto il territorio italiano. Lo ha deciso l’Amministrazione Generale delle Dogane (GACC) e il Ministero dell’Agricoltura cinesi. In questo modo la Cina si allinea a quanto già riconosciuto, per tutta l’Italia, nel 2019, dalla Commissione Europea, estendendo l’indennità della malattia alle seguenti restanti regioni: Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria.

PSA- L'incontro è stato anche l'occasione per valutare l'accesso al mercato cinese dei prodotti suinicoli togliendo ogni limitazione posta in essere a seguito dell'insorgenza sul nostro territorio della PSA. I Ministri hanno ribadito che i prodotti a base di carne suina sottoposti a cottura o a stagionatura sono considerati, in base agli standard internazionali privi di rischio di diffusione, "safe commodities", e per questo non soggetti a barriere commerciali. 

BSE- Considerato il "consolidato" status di rischio trascurabile per la malattia dell’Encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE), il Ministero italiano ha chiesto di rivedere alcuni dettagli dei requisiti sanitari previsti dal protocollo firmato agli inizi del 2020. In particolare: la possibilità di utilizzare carni derivanti da animali nati in Paesi europei, con pari status sanitario BSE, e già riconosciuti e autorizzati da GACC. Ha inoltre chiesto l’ampliamento della gamma di prodotti esportabili come la carne con osso, elemento "essenziale per l’esportabilità di alcuni fra i più pregiati tagli di carne italiana".

L'auspicio del Ministero italiano è che possa rappresentare l’inizio di una fase più dinamica e agevole per la gestione dei processi di registrazione per tutte le 18 categorie di prodotto previste dai Decreti 248 e 249, emanati il 16 novembre 2020 dalla Repubblica Popolare Cinese che introducono nuovi principi e requisiti in materia di prodotti alimentari importati da Paesi stranieri. 

AGGIORNAMENTI EXPORT CINA - NOTA .pdf203.69 KB