Equo compenso, Freni e Sisto: è una priorità del Governo

Il Viceministro alla Giustizia Sisto e il Sottosegretario all'Economia Freni annunciano una norma sull' equo compenso "per dare più tutela al lavoro dei professionisti".


"Serve un equo compenso, uno strumento che va ragionato tenendo conto delle peculiarità delle professioni". L'ha detto il sottosegretario all'Economia Federico Freni intervenuto al Congresso nazionale del notariato, in corso a Roma. Lo riporta il quotidiano Italia Oggi. "Se una professione ha una funzione pubblica - ha aggiunto Freni- non possiamo non considerarlo".

Anche il vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, presente al convegno, ha confermato la ripresa dei lavori per una norma sull equo compenso "per dare più tutela al lavoro dei professionisti".

Si tratta di "una priorità"- hanno riferito i due rappresentanti del Governo- per l'Esecutivo a guida Giorgia Meloni prima firmataria nella scorsa Legislatura di una proposta di legge che non è riuscita a vedere la luce nonostante avesse compiuto un buon tratto del suo iter.

"In un momento di crisi economica come l'attuale, l'equo compenso è una priorità, soprattutto per tutelare la dignità del lavoro autonomo e i più giovani. Per il viceministro Sisto, che aveva già seguito la proposta di legge nella passata legislatura come Sottosegretario alla Giustizia- la norma non è andata in porto "a causa di una strega cattiva", ma ora abbiamo la possibilità di inserire nell'ordinamento un principio di civiltà".
Sisto ha parlato di "primavera delle professioni" per l'attenzione che il Governo in carica presterà ai cosiddetti corpi intermedi.

Freni si è anche pronunciato sull'abolizione dei minimi tariffari dichiarando di non sentiorsi "un vedovo inconsolabile delle tariffe" abolite  in seguito alle censure dell'Antitrust, ma ha aggiunto: "Credo che alcune professioni debbano essere sottratte alle dinamiche concorrenziali dal mercato".

Nella foto da sin Freni e Sisto

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