Risparmio energetico, chi è esonerato dai limiti sul gas

La riduzione del riscaldamento è la prima misura applicabile per fronteggiare la crisi energetica e consentire il riempimento degli stoccaggi nazionali.


Il Governo punta a conseguire un risparmio energetico annuo "immediato". La  limitazione più efficace allo scopo è la limitazione del consumo di gas per il riscaldamento, mediante l’introduzione di limiti di temperatura negli ambienti, di ore giornaliere di accensione, e di durata del periodo di riscaldamento. Negli edifici pubblici, fino al 31 marzo 2023 la media ponderata delle temperature degli edifici pubblici, non dovrà essere superiore, in inverno, a 19 gradi; in estate non potrà andare al di sotto dei 27 gradi.

Queste in sintesi le misure principali del Decreto Cingolani, firmato ieri dal Ministro della Transizione Ecologica, come piano nazionale di emergenza gas.

Stagione invernale 2022-2023- I  limiti temporali degli impianti di riscaldamento sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione.
Il calendario suddivide l'Italia in zone geo-climatiche
1) Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
2) Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
3) Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
4) Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
5) Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
6) Zona F: nessuna limitazione
La durata giornaliera di attivazione degli impianti di riscaldamento - non ubicati nella zona F- è compresa tra le ore 5 e le ore 23 di ciascun giorno.

Esenzioni- Le riduzioni escludono le "utenze più sensibili per la funzione svolta". Fra queste, le utenze di edifici adibiti a "ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili".

Il decreto è stato adottato per fronteggiare l'eccezionale instabilità del sistema nazionale del gas naturale derivante dalla guerra in Ucraina e di consentire il riempimento degli stoccaggi di gas per l'anno termico 2022-2023.  L'emanazione entro la fine del mese di ottobre 2022, rispetta le tempistiche richieste agli Stati Membri dal  regolamento (UE) 2022/1369.

Comunicato del Ministero della Transizione Ecologica

DM 383 del 6 Ottobre 2022