Interrogazione in Senato sull'ACN dei Medici Veterinari, dopo che il TAR Campania ha accolto il ricorso di FESPA per l'accesso agli atti sulla quota variabile 2016-2021.
Dovranno essere accessibili gli atti della Regione Campania che stanziano la quota variabile (articolo 43 dell’Accordo Collettivo Nazionale ACN) a favore dei Medici Veterinari Specialisti Ambulatoriali in servizio presso la ASL di Caserta. Lo ha stabilito il Tar Campania accogliendo il ricorso del sindacato Fespa, la Federazione degli Specialisti Ambulatoriali. A ottobre del 2021, la Regione e la ASL negavano l'accesso agli atti dichiarando che non vi fosse alcuna documentazione sullo stanziamento della quota variabile riferita al quinquennio 2016/2021. In sentenza il Tribunale amministrativo campano non ritiene credibile l'assenza di documenti sulla determinazione e sull'utilizzazione di un fondo destinato a retribuzione di personale contrattualizzato.
Il sindacato Fespa si è fatto promotore in Senato di una interrogazione parlamentare ai Ministri del Lavoro e della Salute per sapere quali siano le ragioni "del perdurare di una difforme erogazione di somme dovute e già stanziate a livello centrale a medici veterinari di altre aziende sanitarie locali campane". L'interrogazione- prima firmataria la senatrice Elisa Pirro (M5S)- chiede ai Ministri iniziative "per evitare interpretazioni erronee e non omogenee del contratto collettivo nazionale di categoria". Non da ultimo l'interrogazione chiede controlli sul corretto utilizzo dei fondi destinati alla sanità.
Ai sensi dell'articolo 43 dell'Accordo, agli specialisti ambulatoriali a tempo indeterminato spetta, nell'ambito della retribuzione dovuta, oltre a una quota oraria, anche una quota variabile. E' prevista allo scopo la costituzione di un fondo, quantificato in ogni Regione. Dal 1 gennaio 2019, al riparto delle risorse parteciapno anche i Veterinari Specialisti.