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ALLEVAMENTI IN DISMISSIONE

Visoni, On Sarli sollecita il decreto post-divieto

Visoni, On Sarli sollecita il decreto post-divieto
I visoni allevati in Italia potranno essere ricollocati e gli stabilimenti saranno indennizzati. Si parla di circa 7.200 animali di cui l'On Sarli chiede di conoscere anche lo stato di salute.

Sono cinque gli allevamenti di visoni ancora in funzione -  distribuiti tra le province di Brescia, Cremona, Forlì-Cesena, Ravenna e L'Aquila- per un totale di 7.230 animali allevati. Questi stabilimenti dovranno essere indennizzati con il Fondo da 3milioni di euro istituito con l'ultima legge di bilancio, ma il decreto che destina queste risorse non è ancora stato emanato. A chiederne conto è l'On Doriana Sarli (Misto) con una interrogazione parlamentare.

Lo stesso decreto dovrà disciplinare anche l'eventuale cessione degli animali e detenzione presso strutture autorizzate, accordando preferenza a quelle gestite direttamente o in collaborazione con associazioni animaliste riconosciute. Ad emanarlo sarà il Mipaaf di concerto con i Ministeri della Salute e della Transizione Ecologica.

Ai Ministeri competenti, l'On Sarli e altri undici deputati sollecitano l'emanazione urgente del decreto "tenuto conto dell'attuale situazione che vede gli animali detenuti da tre mesi in aziende in via di dismissione, con l'eventuale aumento della loro mortalità, e le difficoltà, in questa situazione, garantire il rispetto del benessere animale".

L'interrogazione, presentata alla Camera dei Deputati, chiede informazioni sullo stato di salute dei visoni e se i Ministeri coinvolti abbiano previsto delle soluzioni per la loro ricollocazione. Non da ultimo, la parlamentare veterinaria chiede notizie sul futuro degli impianti di allevamento e sulla loro possibile riconversione in attività agricola diversa dall'allevamento di animali da pelliccia.


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