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PRIMA VOLTA IN GERMANIA

Brandeburgo, PSA in suini domestici allevati all'aperto

Brandeburgo, PSA in suini domestici allevati all'aperto
Confermati in Germania  primi casi di Peste Suina Africana nei suini domestici. L'Istituto Friedrich-Loeffler: "Cause ancora non chiare, ma ce lo aspettavamo".


La Peste Suina Africana colpisce i suini d'allevamento in Germania. In precedenza erano stati riscontrati casi di PSA solo nei selvatici, con 1.267 casi nei cinghiali nell'area del Brandeburgo, al confine con la Polonia, dove la malattia è molto diffusa. E' stato l'istituto scientifico tedesco Friedrich-Loeffler a confermare la peste suina africana negli allevamenti: si tratta di una azienda agricola biologica nel distretto di Spree-Neiße e di una piccola azienda agricola nel Märkisch Oderland di soli due capi.

Il Laboratorio nazionale di riferimento per la peste suina africana, presso l'Istituto,  ha confermato i casi il 15 luglio 2021. Nell'azienda agricola biologica, di circa 200 capi, è morta una scrofa. L'allevamento si trova in un'area finora indenne, compresa in una zona di restrizione infetta a causa della presenza di PSA nel cinghiale. Le cause dell'introduzione della malattia non sono note, anche se l'Istituto FL afferma che "purtroppo, questi casi non sono una sorpresa.  Ci si aspettava un'introduzione negli allevamenti di suini domestici tedeschi dopo il rilevamento dell'infezione nei cinghiali in Germania nel settembre del 2020".

Ad aprile, nella sua valutazione del rischio per l'allevamento all'aperto, "avevamo sottolineato l'importanza di proteggere i uini, soprattutto nell'area a rischio"- afferma il Presidente dell'Istituto Thomas C. Mettenleiter.

I capi dei due allevamenti dovranno essere abbattuti e distrutti, in conformità alle norme di contrasto della peste suina africana. Le autorità locali istituiranno le zone di restrizione prescritte dalla normativa comunitaria. Né suini vivi né prodotti derivati potranno essere movimentati dagli allevamenti situati in queste zone.

Il distretto di Spree-Neiße- dove si trova l'allevamento biologico infetto- è il territorio dove la PSA è comparsa per la prima volta nei cinghiali della Germania, a settembre dell'anno scorso. Da allora, sono stati confermati 103 casi e 261 nel vicino distretto di Märkisch-Oderland.

"Per quasi un anno abbiamo combattuto contro l'enorme pressione della malattia dalla Polonia", ha affermato il ministro della salute dello stato del Brandeburgo, Ursula Nonnemacher. È stata costruita una recinzione lungo il confine polacco per impedire ai cinghiali di entrare in Germania e sono state istituite sei zone con una caccia intensiva ai cinghiali, ha affermato.Mi dispiace molto per i primi casi nei suini da allevamento, ma purtroppo questa possibilità non poteva essere completamente esclusa", ha detto Nonnemacher.

La Cina e altri importatori di carne di maiale avevano già bloccato le importazioni dalla Germania, dopo i primi casi nei cinghiali. Le conseguenze commerciali hanno visto altri produttori dell'Unione Europea, tra cui la Spagna, aumentare le esportazioni verso l'Asia. Il ministero dell'agricoltura tedesco ha precisato che- grazie alla  misura della regionalizzazione- le vendite di carne suina tedesca all'interno dell'UE continueranno, in provenienza dagli altri territori federali non soggetti a restrizioni per PSA.

Comunicato stampa dello Stato Federale del Brandeburgo
First cases of African swine fever in domestic pigs in Germany confirmed