• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31385
LESA L'ONORABILITA'

Processo ad Asti, l'Ordine dei Veterinari sarà parte civile

Processo ad Asti, l'Ordine dei Veterinari sarà parte civile
In vista dell'udienza preliminare al Tribunale di Asti, l'Ordine dei Veterinari di Asti si costituirà parte civile nel procedimento a carico di due iscritti.

Il Giudice per le Indagini Preliminari apre domani l’udienza preliminare che vede imputati due Veterinari, padre e figlio, iscritti all'Ordine dei Veterinari di Asti. Il primo è stato direttore del servizio veterinario Area A della Azenda Sanitaria Locale, il secondo è libero professionista. L’indagine che ha portato al procedimento giudiziario risale al gennaio dello scorso anno, quando i NAS di Alessandria, competenti territorialmente anche sull’Astigiano, conclusero l’attività d’indagine, avviata circa un anno e mezzo prima, inerente i presunti comportamenti illeciti tenuti dai due medici.

L'Ordine dei Veterinari di Asti ha reso noto che si costituirà parte civile con patrocinio dell’avvocato Alberto Pasta. Ritenendo – si legge in una nota dell’Ordine a firma del proprio presidente, dott. Massimo Pasciuta – ritenendo che l’Ordine abbia “subito dalle condotte sopra descritte danni diretti ed indiretti lesivi della onorabilità dell’Ordine e di tutti i suoi iscritti”.

All'ex dirigente pubblico la Procura contesta di essersi appropriato indebitamente nel corso degli anni di ingenti materiali, beni di arredo, farmaci e dispositivi medicali in genere, di proprietà dell’Asl, fornendoli al figlio per l’utilizzo nella propria clinica veterinaria. Contestato altresì l’uso per scopi personali di un’auto del servizio veterinario e l’appropriazione di un fucile calibro 32 rinvenuto, a seguito di perquisizione, presso la clinica veterinaria del figlio.

In veste di direttore dell’Area A del servizio veterinario, inoltre, avrebbe intenzionalmente arrecato un danno patrimoniale all’Asl per il mancato incasso di prestazioni sanitarie rese, procurando un ingiusto vantaggio patrimoniale in favore di alcuni allevatori equini, omettendo di rilasciare documentazione attestante le modalità di pagamento. Nonché di aver chiesto e ottenuto da una collega il rilascio di tre prescrizioni mediche prive di indicazioni farmacologiche o diagnostiche e munite del timbro di un altro collega in quel momento assente.

Al figlio - noto in città anche per l’incarico ricoperto nell’ambito della Commissione Veterinaria del Palio di Asti (incarico ‘ereditato’ dal padre) e per essere consigliere comunale di maggioranza, eletto nella lista civica che fa capo al sindaco Maurizio Rasero – dovrà invece rispondere dell’accura di aver ottenuto un illecito profitto (costituito anche da un ingente risparmio di spesa), utilizzando nel tempo, con piena consapevolezza della provenienza, il materiale farmacologico e i disposiviti medici fornitigli dal padre. Tra cui figuravano anche dispositivi medici recanti l’indicazione di esclusivo uso ospedaliero.

Pertanto, in considerazione delle condotte contestate ai due professionisti, l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Asti si costituirà parte civile.

Peculato e ricettazione, provvedimenti per due Veterinari
Materiale Asl per uso privato, i Veterinari: "estranei ai fatti"