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LA LETTERA

Test a tappeto? "Nessuna Regione è in grado di garantirli"

Test a tappeto? "Nessuna Regione è in grado di garantirli"
La Commissione Salute delle Regioni chiede al Ministro della Salute di impartire linee guida nazionali sui test sierologici e sui tamponi.

Nonostante il monitoraggio del rischio sanitario faccia parte dello schema pandemico del Governo (qui i passaggi dalla Fase 1 alla dichiarazione di Fine Pandemia), «nessuna Regione è al momento in grado di garantire il tampone a chiunque lo richieda come strumento di validazione degli esiti sierologici». Lo scrive Luigi Genesio Icardi, in una nota inviata al ministro della Salute, Roberto Speranza, a nome della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni.

Genesio Icardi - Assessore alla Sanità del Piemonte- chiede al Ministro una strategia nazionale, "attraverso un provvedimento normativo che identifichi modalità operative e le priorità per gestire in maniera integrata gli strumenti di analisi sierologica e molecolare (tamponi)".
Dal Ministero della Salute, le Regioni si attendono una strategia che contenga "il rischio concreto" che in seguito a un test sierologico di massa, i numeri delle siero-positività comportino un aumento della richiesta di tamponi, tale da "impedire di effettuare tempestivamente i tamponi necessari -e la cui effettuazione è obbligatoria per legge- a contrastare l'infezione da coronavirus COVID-19".

Il ricorso esponenziale della popolazione ai test sierologici, anche per iniziativa di numerosi sindaci che li stanno promuovendo come strumento di screening epidemiologico di massa, genera incertezza interpretativa e rischia di aumentare a dismisura la richiesta di tamponi, invocati per fare chiarezza sulla diagnosi.  "È chiara - conclude Icardi - la difficoltà in Italia di assicurare i tamponi a tutti». Per questo «occorre che a livello nazionale sia fatta al più presto chiarezza, stabilendo linee guida che valgano per tutti, in tutte le situazioni».

Cosa stanno facendo le Regioni- Le Regioni stanno organizzando campagne di screening pubbliche o anche aziendali, ognuna con le proprie regole, per raccogliere dati epidemiologici, ma, per il momento solo una piccola e specifica fetta di popolazione vi ricade.

Come si muove il Ministero della Salute- Per ora il Ministero si attiene alle indicazioni dell'ISS che non considera del tutto affidabili i dati dei test sierologici. Nella circolare del 9 maggio il Ministro Speranza parla di "conoscenze lacunose" sui test sierologici. In attesa di nuovi avanzamenti tecnologici, il Ministero della Salute rilancia la palla alle Regioni in attesa dei risultati dei loro screening.

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