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AUDIZIONE MINISTRO SPERANZA

Regionalismo: quanta autonomia sanitaria si può concedere?

Regionalismo: quanta autonomia sanitaria si può concedere?
Pausa di riflessione nel Governo sul regionalismo differenziato. L'ha detto il Ministro della Salute in audizione sull'autonomia chiesta da tre Regioni.

La Commissione parlamentare per le questioni regionali ha svolto l'audizione del ministro della Salute, Roberto Speranza, sul processo di attuazione del "regionalismo differenziato". Speranza ha spiegato che il Ministero della Salute non subirà riduzioni di competenze e quali possono essere le utleriori concessioni di autonomia, alla luce della Costituzione, in favore delle Regioni richiedenti: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Competenze invariate per il Ministero della Salute- Da vent'anni, il Ministero della salute non è più autorizzato a regolamentare l’assetto organizzativo della sanità regionale, ma detta i principi generali della sanità, individuando- ad esempio- i  livelli essenziali di assistenza (LEA), che devono essere uniformemente garantiti sull’intero territorio nazionale."Ciò significa - ha detto Speranza - che anche all’esito dell’iter che può condurre le Regioni interessate ad acquisire ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, lo Stato, attraverso il Ministero della salute, continuerà ad occuparsi:
- della definizione degli indirizzi generali e del coordinamento del sistema sanitario nazionale, compreso il coordinamento della prevenzione, diagnosi e cura delle malattie;
- dell’attività di programmazione tecnico-sanitaria di rilievo nazionale nonché di indirizzo, coordinamento e monitoraggio delle attività tecniche sanitarie regionali;
- dell’organizzazione delle professioni sanitarie e dello stato giuridico del personale del Servizio sanitario nazionale.

Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia -in sede di stipula del nuovo Patto per la salute, si stanno valutando le soluzioni per tentare di assecondare alcune "condivisibili istanze autonomistiche in materia di salute, avanzate da tutte le Regioni" e non soltanto da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. "L'insediamento del nuovo Governo ha, tuttavia, reso necessaria una nuova riflessione sulla tematica"- ha spiegato il Ministro.
Il confronto è aperto sui seguenti ambiti:
- flessibilità organizzativa del sistema sanitario, vale a dire definzione dell'assetto istituzionale del sistema sociosanitario regionale e dei relativi profili organizzativi, nel rispetto degli standard definiti a livello nazionale;
-modalità organizzative di erogazione dei servizi ospedalieri e territoriali, al fine di garantire un assetto organizzativo della rete dei servizi e delle strutture di supporto efficiente, integrato e di qualità, tenendo conto degli standard definiti a livello nazionale;
-ampliamento della rete formativa delle specializzazioni mediche e sanitarie, favorendo il finanziamento regionale della formazione specialistica.
 
No a limitazioni dell'uguaglianza sociale- Non negoziabile, invece, il principio di universalità del SSN.Il MInistro intende semmai " rimuovere gli ostacoli che l'hanno progressivamente limitato, anche attraverso una riforma del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria".
"Viceversa, temo che lasciare esclusivamente alle Regioni la completa autonomia in tale ambito porterebbe con sè il rischio di violazioni del principio di eguaglianza sostanziale di cui all'articolo 3 della Costituzione"- ha detto Speranza.

Programmazione dei fabbisogni al Miur- Quanto alle Regioni che chiedono maggior elasticità rispetto alle facoltà assunzionali, ad esempio per superare il problema della carenza dei medici, "credo che sia opportuno conservare uno stretto coordinamento tra la funzione di programmazione sanitaria e quella di programmazione della formazione medico-specialistica- ha affermato il Ministro. Inoltre- ha concluso- " la stima del fabbisogno deve costantemente raccordarsi con le esigenze del percorso formativo degli specializzandi che è competenza riservata ad altra amministrazione centrale, il MIUR".


pdfIL_TESTO_DELLAUDIZIONE
Il video delll'audizione