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CAMICI BIANCHI

Aggiornamento, Anelli: "Momento di criticità per l'ECM"

Aggiornamento, Anelli: "Momento di criticità per l'ECM"
I tagli alla sanità e il regionalismo differenziato minacciano la formazione continua in medicina. Sempre più difficile seguire il programma ECM.


"Il sistema di educazione continua in medicina sta fronteggiando al momento alcune criticità, a partire dalla burocrazia e dalla carenza di tempo"- L'ha detto Filippo Anelli, Vice Presidente della Commissione Nazionale per la Formazione Continua, nel corso della V edizione delle Giornate di approfondimento sulla Formazione del medico, che si è conclusa a Bari. Anelli, che è anche presidente nazionale della Fnomceo, ha riconosciuto l'esigenza di "migliorare il sistema ECM" in un periodo che definisce  "di transizione".

I medici non riescono a conseguire i crediti formativi previsti dal programma ECM. La colpa è dei tagli alla Sanità che non garantiscono più le 4 ore settimanali di formazione del medico previste dal contratto. Si teme l'impatto del regionalismo differenziato sulla formazione, un rischio da scongiurare secondo Roberto Stella che ha evidenziato la necessità di "superare un quadro già ora molto frammentato negli indirizzi formativi". L’esistenza di 20 percorsi differenziati minerebbe l’uniformità dei percorsi formativi minanando il principio dell'uguaglianza delle cure in tutto il Paese.

Elencando le soluzioni individuate dalla Commissione ECM per agevolare il conseguimento dei crediti, Anelli ha ricordato l'accorpamento di due trienni formativi in un unico periodo 2014-2019 in cui è possibile acquisire i crediti, l'aumento dell’autoformazione e gli incentivi al dossier formativo.

La Fnomceo ha istituito un Gruppo di lavoro dedicato all’ECM che contempla anche "la messa a frutto delle buone pratiche come modalità di aggiornamento non formale utili al miglioramento della professione”. Silvio Brusaferro – Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità-  ha evidenziato la portata innovativa delle linee guida della Legge Gelli sulla responsabilità professionale. Ma non basta. Il Segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti, ha criticato le linee guida "che non tengono in considerazione l’esperienza della buona pratica clinica e la personalizzazione delle cure".

In questo quadro, risulta sempre più irrealistica la previsione del MISE di subordinare l'intervento delle polizze assicurative all'assolvimento dell'obbligo di aggiornamento permanente.