Acquista su Internet un bulldog francese che muore il giorno dopo. Il proprietario denuncia e i Carabinieri smantellano l'organizzazione di trafficanti.
Un'organizzazione dedita al traffico illecito di cuccioli di cani provenienti dall'Est Europa è stata scoperta e smantellata dai carabinieri forestali di Torino e Asti, che nei giorni scorsi hanno eseguito, su delega della procura torinese, una serie di perquisizioni a privati nel Torinese e nell'Astigiano.
La denuncia a marzo dell'anno scorso- Le indagini hanno preso il via nel marzo dello scorso anno da una denuncia in cui si segnalava la morte di un cane razza bulldog francese che, acquistato via Internet, era deceduto il giorno successivo dopo atroci sofferenze. Il cucciolo non aveva il microchip identificativo e i documenti che lo accompagnavano erano risultati fasulli e, nonostante la cifra pagata, 600 euro, l'acquirente non veniva risarcito.
Una dinamica ormai nota- Accertata l'esistenza di altri casi simili, dalle informazioni fornite dalle persone truffate, i militari hanno ricostruito l'identità delle 6 persone coinvolte nella truffa e rinvenuto 12 cuccioli insieme a timbri, vaccini e documentazioni fasulle. I truffatori facevano, o facevano fare, viaggi con auto private nei Paesi dell'Est Europa, Slovenia e Ungheria in particolare, dove si approvvigionavano di cuccioli di cane, spesso non vaccinati e allontanati precocemente dalla madre, da non meglio precisati allevatori a prezzi molto vantaggiosi, circa 50 euro per esemplare. Gli animali, quando sopravvivevano al viaggio stipati nei bagagliai, venivano rivenduti a 10 volte il prezzo d'acquisto tra Lombardia e Piemonte.
Abuso di professione veterinaria- Il contatto con gli acquirenti avveniva tramite siti Internet di annunci di vendita e, per convincere gli acquirenti, venivano mostrate fotografie di cani realmente esistenti e regolarmente detenuti presentati come genitori dei cuccioli, oltre a documenti falsificati che riportavano le vaccinazioni mai eseguite o sommariamente eseguite dagli stessi allevatori con abusivo esercizio della professione medico veterinaria.
Pregiudicati- Uno dei sei soggetti coinvolti era stato recentemente condannato per maltrattamento di animali dalla giustizia Ungherese.Gli altri soggetti coinvolti, tutti pluripregiudicati, avevano precedenti specifici per gli stessi reati.