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LA RELAZIONE 2012-2016

PAC, Corte dei Conti: recuperati pagamenti irregolari per 70mln

PAC, Corte dei Conti: recuperati pagamenti irregolari per 70mln
Nel periodo 2012-2016 sono stati indebitamente percepiti per 178 mln di euro di fondi europei all'agricoltura. Il recupero è "lieve", ma da primato UE.

L’Italia è il primo dei 28 Paesi europei per importi recuperati, presso i beneficiari, di fondi agricoli europei indebitamente percepiti negli anni 2016 e 2017. Ma si tratta di un recupero "lieve" che non mette i conti pubblici italiani al riparo da ingenti esborsi.

Lo dice la Corte dei Conti (Sezione di controllo Affari Comunitari e internazionali su FEAGA e FEARS) che oggi pubblica la relazione speciale su Procedure di recupero avviate dalle Amministrazioni centrali e dagli Organismi Pagatori nell’ambito dei fondi in agricoltura” per il periodo 2012-2016.
FEAGA è il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia che finanzia la PAC, mentre il FEASR è il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale  che finanzia  il cosiddetto secondo pilastro della PAC, nel quale rientra la condizionalità (pagamenti per il benessere animale, sanità animale e sicurezza alimentare).

Recuperare dai beneficiari per restituire alla UE o paga l'Italia- Nel periodo considerato sono state evidenziate irregolarità per 178 milioni di euro; di questi pagamenti indebitamente percepiti, sono stati recuperati direttamente dai beneficiari, circa 70 milioni di euro. Si tratta di somme da restituire all'Unione Europea, pena un aggravio finanziario per gli Stati membri.

Il problema sta negli Organismi Pagatori- “Si intravedono segnali di miglioramento- dice la Corte dei Conti-  ma anche persistenti lentezze, in un quadro diversificato dovuto a una incompiuta regionalizzazione degli Organismi Pagatori in agricoltura, pur nelle differenze di efficacia dell’azione sul territorio”. L'Organismo pagatore ha la funzione di gestire e controllare i pagamenti dei fondi europei all'agricoltura.
Le procedure messe in campo dai diversi Organismi Pagatori, analizzate dalla Corte dei Conti- hanno consentito di rilevare "disallineamenti nell’efficacia delle azioni intraprese, nell’affidamento delle riscossioni coattive, nell’addebito degli interessi e nell’effettuazione dei controlli".

Le cifre- Nel Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) le irregolarità nei pagamenti ammontano a 139 milioni di euro: il recupero degli importi indebiti è stato del 40%, vale a dire di 56 milioni di euro. Sono, invece, 39 i milioni di euro accertati come irregolari nel Fondo per lo Sviluppo Rurale (FEASR). Di questi, risultano recuperati 14.5 milioni di euro (37%).

Come avviene il recupero- Mentre per il FEAGA il recupero avviene mediante la compensazione su successivi pagamenti allo stesso beneficiario (in tempi pertanto assai stretti), per il FEASR  è necessario il ricorso a procedure amministrative (da completare entro 4 anni) o giudiziarie (da svolgersi al massimo entro otto anni).

Responsabilizzare gli Organismi pagatori- L’effetto dei mancati recuperi nei tempi stabiliti comporta l’applicazione dell’addebito al bilancio nazionale del 50% o del 100% dei pagamenti indebiti (a seconda della natura degli stessi e/o dell’inoperosità degli Stati membri). In proposito, la Sezione Affari Comunitari e internazionali della Corte dei Conti ha evidenziato l’assenza di meccanismi adeguati per un maggior coinvolgimento e responsabilizzazione degli Organismi Pagatori a livello regionale.

In Italia sono 11 gli Organismi pagatori riconosciuti di cui 8 operanti a livello regionale (Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Trento, Calabria, Toscana, Lombardia e Bolzano) e 2 operanti a livello nazionale in relazione a specifiche misure (riso ed esportazioni). L'AGEA svolge tale ruolo per le regioni che non hanno un proprio Organismo pagatore.