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RACCOMANDAZIONI DALLA DGSAF

PSA: il rischio è aumentato, intensificare la vigilanza sui trasporti

PSA: il rischio è aumentato, intensificare la vigilanza sui trasporti
La diffusione della Peste Suina Africana (PSA) dall'Europa dell'Est verso l'Europa Centrale ha assunto contorni "preoccupanti".

La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (DGSAF) ha diffuso una circolare sul rischio di introduzione della PSA, un rischio "aumentato"- secondo la Direzione ministeriale,  legato alle "incognite connesse con le dinamiche di popolazione dei cinghiali", ma anche al "fattore umano". Non sono infatti da trascurare, sottolinea il Ministero della Salute nè gli spostamenti dei cittadini dai Paesi coinvolti  nè il fattore umano connesso alle movimentazioni di animali.

La DGSAF ha quindi trasmesso una serie di raccomandazioni ai Servizi Veterinari, a tutti gli operatori coinvolti, al Ministero dell'Interno e alle Forze dell'Ordine.

Vigilanza intensificata sui trasporti- Il rischio di introduzione della PSA a causa delle movimentazioni animali "può essere mitigato" se vengono "meticolosamente" applicate le misure di biosicurezza e se il trasporto di animali viene adeguatamente controllato dalle autorità preposte.
Il Ministero della Salute invita le Regioni "a sensibilizzare i Servizi Veterinari locali, nonchè le altre autorità  competenti per i controlli, affinchè intensifichino le attività di vigilanza in materia di biosicurezza sia durante i trasporti che presso allevamenti, stazioni di disinfezione autorizzate e impianti di macellazione.
Tutto questo ricordando che la spedizione, da tutti gli Stati Membri, di suini selvatici vivi è vietata e che eventuali trasporti nazionali "vanno comunque verificati".

Aspetti essenziali oggetto di verifica- La nota ministeriale richiama le previsioni di biosicurezza dettate dall'articolo 64 del DPR 320/54 (obbligo di pulizia, lavaggio e disinfezione dei mzzi di trasporto) e dal Regolamento europeo di sanità animale 2016/429. In particolare, la DGSAF raccomanda di intensificare le verifiche sulle procedure di pulizia e disinfezione degli automezzi e sulle modalità di carico/scarico dei suini.

Pulizia e disinfezione degli automezzi- Le operazioni di pulizia, "corrette e opportunamente documentate", devono essere effettuate presso l'allevamento, il macello o le più vicine stazioni di disinfezione autorizzate. Il protocollo più idoneo prevede tre tipi di intervento sequenziali: pulizia a secco, detergenza e disinfezione.

Carico e scarico dei suini- Deve essere eseguito all'esterno dell'area di pertinenza dell'allevamento (es. tramite rampa perimetrale) o in alternativa effettuata all'interno dell'allevamento "a condizione che il veicolo vuoto pulito e disinfettato trasporti solo suini provenienti dalla medesima azienda (mono carico) e che il trasportatore rispetti le misure di sicurezza di base (es. calzari monouso)". Da evitare, inoltre, i trasporti promiscui (scrofe, verri, suinetti, magroni, grassi ecc.).

Modello 4- La Direzione ministeriale raccomanda alle Regioni l'implementazione della sezione "autotrasportatori" di Vetinfo, "al fine di rendere più efficiente la dematerializzazione del Modello 4" e alle autorità di controllo (veterinari ufficiali, Nas, Forze dell'Ordine, Guardia di Finanza) di "verificare la corrispondenza tra le informazioni presenti nel Modello 4 e gli animali presenti sul mezzo".

Report e approfondimenti sulla PSA sul sito dell'OIE

pdfNOTA_DGSAF_MISURE_DI_BIOSICUREZZA_AL_TRASPORTO.pdf442.57 KB