Raggiunta l'intesa sullo schema di decreto Disciplina del regime di condizionalità e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale. La Conferenza Stato Regioni ha approvato il provvedimento con il quale il Ministero delle Politiche Agricole abroga il DM del 18 gennaio 2018 n. 1867 e delinea la struttura nazionale delle norme e dei criteri di gestione obbligatoria (cgo) della condizionalità.
A ciascun cgo corrisponde una norma europea di riferimento, il mancato rispetto del quale - per inadempienza o violazione- comporta esclusioni o riduzioni dei contributi europei riconosciuti agli allevatori/agricoltori e corrisposti dall'organismo pagatore nazionale. La norma europea di riferimento generale è il regolamento (UE) n. 1306/2013.
Ai settori della sanità animale, sicurezza alimentare (Settore 2) e benessere animale (Settore 3) corrispondono 9 criteri di gestione obbligatoria.
- SETTORE 2- Sanità Pubblica, Salute degli Animali e delle Piante
- Identificazione e registrazione degli animali: cgo 6 (direttiva 2008/71) cgo 7 (reg. 1760/2000) cgo 8 (reg. 21/2004)
- Malattie degli animali: cgo 9 (reg. 999/2001)
- SETTORE 3- Benessere degli Animali
Comitato di monitoraggio- Il decreto istituisce presso il Mipaaft un Comitato paritetico per il monitoraggio e la formulazione di proposte di modifica sull’applicazione della condizionalità. Il Comitato, che si riunisce almeno una volta all’anno, è formato da rappresentanti dei Ministeri interessati (Politiche agricole, Salute, Ambiente) e delle Regioni e può essere integrato da una rappresentanza delle organizzazioni agricole e ambientaliste e del Tavolo agro-alimentare.
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