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PIANI ISPRA

Lotta al randagismo anche per proteggere le specie 'vulnerabili'

Lotta al randagismo anche per proteggere le specie 'vulnerabili'
La Coturnice e l'Allodola sono specie "in cattivo stato di conservazione". Per questo, l'ISPRA ha realizzato un Piano di gestione per ciascuna specie.

I due piani di gestione nazionale, redatti su incarico del Ministero dell'Ambiente, sono stati approvati dalla Conferenza Stato Regioni nella seduta del 15 febbraio. Entrambi i Piani si basano su un "approccio partecipativo" che coinvolge ambientalisti e associazioni venatorie in vista di uno specifico tavolo tecnico.

La Coturnice (Alectoris graeca)  per quanto allo stadio " vulnerabile" in Italia, si trova in condizioni ben più precarie nel resto d'Europa e del mondo. A livello globale è consideratata una specie "quasi minacciata", con una popolazione concentrata in Europa, dove presenta uno stato di conservazione "sfavorevole". L'Italia ha un ruolo fondamentale per la conservazione della Coturnice perchè nel nostro Paese sono presenti tre sottospecie, di cui una endemica, con una popolazione complessiva fra le più numerose d'Europa.

Fra le azioni di salvaguardia il  Piano contempla risvolti sanitari e di controllo del randagismo. La presenza di malattie parassitarie può costituire una minaccia molto importante per la sopravvivenza delle popolazioni, soprattutto in presenza di condizioni ambientali in grado di favorire la diffusione delle infestazioni, ad esempio negli habitat più secchi dove probabilmente le popolazioni sono più soggette all’infezione da Ascaridia compar.
Per diminuire l’impatto dei cani vaganti sulla sopravvivenza della Coturnice “è prioritario incrementare la vigilanza sulla presenza di questi animali in aree naturali ed effettuare campagne di sensibilizzazione sull’opinione pubblica, sugli allevatori nelle zone montane e sulle amministrazioni comunali che sono competenti in materia. Nel suo Piano l’ISPRA ritiene che occorra prevedere “un appropriato aggiornamento dell’attuale normativa (Legge 281/1991 che contempli l’inasprimento delle sanzioni per l’abbandono e la mancata custodia dei cani padronali, l’adozione di anagrafi canine e la promozione di incentivi o agevolazioni per la sterilizzazione dei cani padronali.

L'Allodola (Alauda Arvensis) non è considerata minacciata, ma la popolazione è in decremento in Europa, dove presenta uno stato di conservazione "sfavorevole". Nella Red List of European Birds, l'allodola è una specie "least concern", ma in Italia è considerata "vulnerabile". Obiettivo del Piano è la creazione di un habitat favorevole all'Allodola attraverso azioni a breve termine che includono una gestione meno intensiva delle aree agro-pastorali, la riduzione delle attività di bracconaggio, una gestione sostenibile dell'attività venatoria e il monitoraggio permanente della specie.

Il Piano include l’avvio di studi sulla situazione sanitaria della specie. In particolare, promuove analisi eco-tossicologiche come il rilevamento in organi bersaglio di residui inquinanti e pesticidi.

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Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, su proposta del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sullo schema del Piano di gestione nazionale per l’allodola.

Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, su proposta del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sullo schema del Piano di gestione nazionale per la coturnice