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PROGRAMMA 2017

Selezione e riproduzione, salta l'intesa sui controlli funzionali

Selezione e riproduzione, salta l'intesa sui controlli funzionali
Dopo il no della Lombardia, salta l'intesa sui controlli funzionali dell’attitudine produttiva per la produzione del latte e/o della carne.

E' mancata l' intesa sui controlli funzionali (CCFF) del 2017. Durante il confronto tecnico dei primi di aprile, la Lombardia, unica Regione contraria, non ha dato il benestare sulla rimodulazione dei criteri che determinano il riparto delle risorse. Secondo la Lombardia, il Ministero delle Politiche Agricole non ha modificato sostanzialmente i criteri di riparto.
Successivamente, in sede di Conferenza Stato Regioni, si sono dette contrarie anche Veneto Liguria e le Province Autonome di Trento e Bolzano.

I controlli funzionali consistono nel rilievo di dati produttivi e riproduttivi su animali per la produzione della carne e del latte. I dati raccolti nell’attività di controllo funzionale sono inoltre utilizzati per la selezione genetica. Il Programma annuale dei controlli funzionali è un atto delegato al Ministero delle Politiche Agricole per pianificare le attività e i trasferimenti finanziari dallo Stato alle Regioni. Viene concordato annualmente nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni.  I controlli  della produttività del bestiame sono finalizzati alla selezione del bestiame e alla conservazione biodiversità, attività di valenza nazionale.

Compete all'Associazione Italiana Allevatori (AIA) la realizzazione dei controlli delle attitudini produttive per ogni specie, razza o tipo genetico; alle Associazioni Nazionali Allevatori (A.N.A.) di specie o di razza è data la facoltà di istituire i Libri Genealogici/Registri Anagrafici e di provvedere alle valutazioni genetiche necessarie ai fini della selezione e del miglioramento genetico.

Le specie controllate per la produzione della carne sono i bovini e gli ovini, mentre quelle per la produzione del latte sono i bovini, i bufalini e gli ovicaprini.

La Lombardia è al primo posto in Italia per numero di capi in controllo in particolare per quanto riguarda i bovini da latte; questo fa sì che la maggior parte delle risorse economiche nazionali a sostegno dell'attività di selezione vengano destinate a questa  Regione. La mancata approvazione del programma- che si protrae da alcuni anni-  si riflette sul regolare svolgimento delle attività di miglioramento genetico.