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FERRARA

Sperimentazione, ritirare l'odg sulla ricerca al Polo Biomedico

Sperimentazione, ritirare l'odg sulla ricerca al Polo Biomedico
Ritirare l'ordine del giorno sulla 'liberazione' dei macachi utilizzati per fini scientifici al Polo Biomedico di Ferrara.
A chiederlo è il consigliere ferrarese Alessandro Balboni, che propone di avviare un dibattito extraconsiliare sull'ordine del giorno della Presidente del Movimento 5 Stelle, Ilaria Morghen.
L'atto, risalente 2016, è stato calendarizzato per la discussione in Consiglio Comunale.

Ferrara non è una città qualsiasi, bensì la sede del Polo Chimico Biomedico dell’Università, uno dei centri di ricerca più attivi e al tempo stesso più esposti agli attacchi- anche a carattere estremista- del fonte anti-sperimentazione animale. A gennaio, l'Ateneo ha pubblicamente risposto sostenendo le finalità delle ricerche condotte e confutando come 'anti-scientifiche' le tesi antagoniste. Per Balboni, l'ordine del giorno della consigliera Morghen è “all’apparenza a tutela degli animali da laboratorio ma che, in realtà, è del tutto inefficace".

Cosa chiede l'odg-Morghen- La consigliera pentastellata, laureata  in  Medicina e Chirurgia, chiede al Sindaco e alla Giunta del Comune di Ferrara di "attivarsi presso il Magnifico Rettore dell’Università di Ferrara per richiedere di compiere un atto di civiltà (firmando un protocollo analogo a quello stipulato a Modena) ovvero la liberazione dei macachi detenuti presso il Polo Chimico Biomedico dell’Università di Ferrara".
La consigliera propone di "affidarli ad associazioni no-profit che si occuperanno a loro spese della loro riabilitazione e del recupero dai traumi derivanti dalla segregazione e dalla sperimentazione. E infine chiede all’Università degli Studi di Ferrara "di re-investire i finanziamenti per l’ampliamento dell’Animal Facility, per la realizzazione di un centro di ricerca all’avanguardia che sviluppi metodi innovativi e tecnologie avanzate non basate sull'uso di animali".

Perchè ritirarlo- "Negli anni a Ferrara - osserva Balboni- abbiamo assistito a un inasprimento dei toni e a una radicalizzazione da parte di alcune associazioni animaliste, preoccupate più di raggiungere il proprio fine che nell’approfondimento di ciò che vanno a criticare, nello specifico lo stabulario dell’Università di Ferrara presso il quale vengono condotte ricerche scientifiche anche attraverso studi basati su animali, principalmente ratti e topi ma anche su pochi macachi".
"Premettendo che l’Università per condurre tali ricerche deve sottostare a rigidi controlli da parte del Ministero, di veterinari Ausl e di un garante per la salute psicofisica di tali animali, ritengo che la presentazione di un odg contenente opinioni, peraltro molto parziali, presentate come verità scientifiche, sia un danno alla libertà dei cittadini di formarsi in modo completo e oggettivo sui fatti". Balboni chiede dunque  il ritiro dell' di ritirare il proprio ordine del giorno e di collaborare con me, per garantire i diritti degli animali, per tutelare il buon nome dell’Università di Ferrara, per difendere la professionalità di tanti professori e ricercatori impegnati nel progetto e anche, e forse soprattutto, per garantire al dibattito pluralità e completezza”.

IZSLer: alternative insufficienti
- Le disposizioni limitative della sperimentazione animale (articolo 5, comma 2, lettere d) ed e), del decreto legislativo n. 26 del 2014) sono state rinviate al 2020 dal Milleproroghe. Un appello di ricercatori provenienti dalle file dell'Accademia e dei Centri di ricerca, aveva chiesto una proroga più lunga, di durata quinquennale.
La proroga triennale è stata approvata dal Parlamento "tenuto conto dell'esito negativo del monitoraggio sull'esistenza, allo stato, di metodi alternativi alla sperimentazione animale, condotto dall'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna di cui alla relazione presentata nello scorso mese di luglio"

O.d.G. - Sospensione vivisezione sui macachi nell'Università di Ferrara