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FERRARA

Sperimentazione, minacce di morte per lo stabulario Unife

Sperimentazione, minacce di morte per lo stabulario Unife
L’ampliamento dello stabulario dell'Università di Ferrara rientra nello sviluppo del Tecnopolo biologico, finanziato con  fondi europei.
Minacce gravi, anche di morte, nei confronti di ricercatori Unife che lavorano alla sperimentazione animale dei farmaci.

Le ha rese note  l’assessore comunale Chiara Sapigni in relazione all'ampliamento dello stabulario universitario. Il Rettore dell'Ateneo di Ferrara Giorgio Zauli le ha confermate : «Sono preoccupato dell’atteggiamento anti-scientifico che di tanto in tanto emerge in questo Paese, ed è triste che dei nostri colleghi bravi e stimati siano infangati, o peggio, per il loro lavoro. Si dovrebbe sapere che le normative impongono la sperimentazione animale prima di mettere sul mercato un farmaco».

Il Comune di Ferrara ha costituito una consulta, estesa alle associazioni protezioniste. L'Amministrazione comunale sta lavorando con l'Università ad un protocollo "nel quale cercare di limitare la sperimentazione animale da parte dell’università", ma fare come l'Università di Modena e Reggio Emilia, cioè chiudere lo stabulario non è in agenda: "Credo sia difficile da proporre- ha dichiarato Sapigni-  anche perché dietro queste sperimentazioni ci sono progetti di ricerca e investimenti da parte dell’università. Si può sicuramente fare di più sul tema dell’informazione su quanto succede nei laboratori».

L’ampliamento dello stabulario dell'Università di Ferrara, sviluppato nei mesi scorsi, fa parte dei progetti di sviluppo del Tecnopolo biologico, finanziato con i fondi regionali Por-Fesr. Se n’è tornato a parlare nei giorni scorsi in quanto l’assessore all’Urbanistica, Roberta Fusari, dovrà portare in consiglio comunale una variante rispetto al progetto in deroga, sia pure per ritocchi minimi rispetto all’ampliamento già effettuato a partire dal 2012 (l’innalzamento della struttura di 90 centimetri, tra gli altri interventi).

Le associazioni animaliste sono tornate a chiedere, a margine della pratica urbanistica che non è in discussione, il quadro delle sperimentazioni, le condizioni nelle quali vengono tenuti gli animali (anche sei macachi, tra gli altri) e la possibilità di seguire, appunto, l’esempio dell’università modenese, anche in quel caso attraverso un protocollo con l’amministrazione comunale. (fonte)

Sulla documentazione edilizia e amministrativa dello stabulario, il M5S ha presentato una interrogazione alla Giunta Comunale