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BASILICATA

Sterilizzazioni a Potenza, FNOVI: ingiustificate e surreali

Sterilizzazioni a Potenza, FNOVI: ingiustificate e surreali
Malgrado una superata, legge regionale,  le sterilizzazioni su cani di proprietà sono un incomprensibile uso di fondi pubblici per obiettivi privati.
La FNOVI scrive al Ministero della Salute e ai vertici della Regione Basilicata, definendo 'ingiustificatamente surreale" quanto sta accadendo nel potentino e denunciato dall'ANMVI. Malgrado una legge regionale del 1993 che disciplina le attività di controllo delle nascite degli animali d'affezione, "non appaiono comprensbili le ragioni che sottendono la destinazione di risorse pubbliche su obiettivi di interesse privato".

Se la normativa in questione, poteva risultare "forse plausibile" nel 1993, vista la necessità di intervenire per la prima volta sul fenomeno grave del randagismo, "oggi appare totalmente e ingiustificatamente surreale- scrive il Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio, aggiungendo che se il randagismo nel territorio resta grave "ci sarebbe da chiedersi cosa è stato fatto in questi oltre 20 anni dall'entrata in vigore della Legge regionale".

In lucania "a fronte di idonea rete di strutture veterinarie private, l'erogazione delle prestazioni di sterilizzazione viene eseguita su mezzi mobili non previsti". Altrettanto, "incomprensibile" fa notare la FNOVI- "l'indifferenza e il disinteresse per il rispetto delle Buone Pratiche Veterinarie". Eloquente la documentazione fotografica che correda le numerose segnalazioni: "le modalità di svolgimento delle prestazioni di sterilizzazione presentano profili di dubbia correttezza sotto il profilo delle buone prassi a tutela della salute animale, della sicurezza e del benessere del paziente animale".

La nota del Presidente della FNOVI stigmatizza anche la scelta "incomprensibile" della Basilicata, "unica nel nostro Paese", di non autorizzare i medici veterinari  privati all'implementazione del sistema anagrafico previa apposizione del microchip sui cani di proprietà.

La FNOVI conclude chiedendo l'immediata revisione della Legge regionale sul randagismo, la sospensione delle attività, l'autorizzazione ai medici veterinari liberi professionisti ad  agire nell'anagrafe canina. Riservandosi "ogni altra iniziativa che riterrà utile", la Federazione conclude chiedendo al Ministero della Salute la convocazione del Tavolo Tecnico della Veterinaria.

pdfLA_DELIBERA_DELLA_REGIONE_BASILICATA.pdf450.39 KB

ANMVI:sospendere le sterilizzazioni della ASP di Potenza