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DALLA DGSAF

BTV in Emilia Romagna: nulla osta su movimentazioni in deroga

BTV in Emilia Romagna: nulla osta su movimentazioni in deroga
Sì alla Regione Emilia Romagna: entro il 10 marzo la movimentazione dei vitelli è autorizzata, in deroga, verso Lombardia, Veneto e Piemonte.

Dopo la richiesta avanzata dalle autorità regionali di derogare al divieto di movimentazione di soggetti di età inferiore ai 42 giorni, la Direzione Generale della Sanità Animale ha risposto oggi con una comunicazione a firma del DG Silvio Borrello. La deroga, concessa dal Ministero, riguarda gli animali provenienti da allevamenti in zona di restrizione per BTV1 e BTV4 delle province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Parma- destinati agli allevamenti delle Province di Treviso, Padova, Vicenza, Verona, Mantova, Brescia, Milano, Lodi e Vercelli.
I vitelli potranno essere movimentati entro il 10 marzo. Il periodo di concessione della deroga è stato definito dalla regione sulla base di una analisi del rischio.

Le motivazioni del nulla osta-  Il nulla osta è stato concesso su parere del Centro di Referenza, tenuto conto di alcuni fattori. Oltre al benessere animale e alla conformità del piano di sorveglianza attuato dalla Regione, il Centro  Nazionale di Referenza ha tenuto conto dell'esecuzione in atto di un piano di vaccinazione obbligatorio (80% con vaccino bivalente 1-4 nelle province di Modena, Imola e Bologna).  Il Piano non consente di avere figli di madi vaccinate o vitelli abbiano completato il ciclo di vaccinazione, ma "non è questo il caso poichè gli animali sono troppo giovani".

Inoltre i focolai di BTV1 notificati nel 2014 hanno interessato Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, l'ultimo focolaio di BTV1 in Regione Emilia Romagna risale al 2015 (positività diagnostica) e infine le 4 province sono cadute in restrizione dopo la'mpliamento a 150km delle zone di restrizione, come da provvedimento imposto a dicembre del 2016 dalla Commissione Europea.

Infine, le province di origine non sono in zona infetta ed erano incluse tra i territori stagionalmente liberi fino al 19 febbraio scorso e le temperature sono rimaste basse e quindi sfavorevoli all'attività dell'insetto vettore; è stato applicato quanto previsto dal Regolamento CE 1266/2007 ai fini dell'esenzione del divieto di uscita, risultando soddisfatte le garanzie in materia di salute animale, in base al risultato positivo di una valutazione del rischio relativa alle misure adottate contro il diffondersi del virus della febbre catarrale e per la protezione contro gli attacchi dei vettori, stabilite dall’autorità compe-tente del luogo d’origine e approvate dall’autorità compe-tente del luogo di destinazione prima del movimento di tali animali.

pdfNOTA_DGSAF_BLUE_TONGUE_EMILIA_ROMAGNA.pdf51.94 KB