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PARCO MONTI ARUNCI

Ciclisti aggrediti, il Parco: erano cani randagi non lupi

Ciclisti aggrediti, il Parco: erano cani randagi non lupi
Il Parco regionale dei monti Aurunci chiarisce l'aggressione da parte di presunti lupi, rivelatosi poi cani randagi, a danno di due ciclisti di Itri. "Sono stati due cani randagi, non i lupi, ad aggredire i due ciclisti nei giorni scorsi in località Campello ad Itri. Il Parco dei monti Aurunci, sebbene non competente in materia di cani randagi, se ne è comunque prontamente occupato, richiedendo l'intervento della Polizia municipale e degli accalappiacani. Invitiamo ad una maggiore cautela per non creare allarmismo sociale e inutili polemiche".

Appena appresa la notizia, il Parco si è immediatamente informato su come si erano svolti i fatti. E' così emerso chiaramente che erano stati due cani randagi, di cui sono state fornite anche foto, ad aggredire due ciclisti del posto, mentre percorrevano la strada della località montana di Campello. La legge, come è noto, stabilisce che siano i Comuni ad intervenire sul fenomeno del randagismo, ma l'ente si è comunque fatto carico di coinvolgere il servizio di accalappiacani tramite la Polizia locale di Itri.

Sebbene la presenza di lupi nel Parco sia stata accertata, va detto che comunque essi non si avvicinano mai all'uomo e che nella vicenda in specie si trattava di cani randagi.

"Sulla questione lupi e cani randagi, il Parco lavora da diverso tempo, sostenendo la microchippatura dei cani dei cittadini e degli allevatori presenti nel territorio del parco, ottenendo il vantaggio di avere un quadro preciso della presenza per distinguere i cani randagi da quelli padronali. In passato, il progetto di microchippatura ha permesso di accertare che talvolta i cani considerati randagi sono in realtà padronali. Invitiamo i cittadini a curare e tenere gli animali e non abbandonarli i cani, ma soprattutto a non alimentare quelli randagi con carne cruda, perché possono diventare un serio pericolo e inselvatichirsi, fino ad essere una minaccia per l'uomo più grave dei lupi. Quanto ai lupi, il Parco ha in tutti i casi effettuato ripetute indagini per conoscerne l'entità del territorio e tenere sotto controllo la situazione", ha affermato il direttore del Parco dei monti Aurunci, Giuseppe Marzano. (fonte)