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MISSIONE IN AFRICA

Anche la veterinaria sulla portaerei Cavour della Marina

Anche la veterinaria sulla portaerei Cavour della Marina
Il Capitano di Vascello: "Abbiamo messo a disposizione anche le professionalita' veterinarie del team sanitario". Sono stati oltre 3mila i controlli e le visite, per lo piu' pediatriche, effettuate in Africa durante la missione del 30esimo Gruppo Navale della Marina Militare per la campagna 'Il Sistema Paese in Movimento" conclusasi il 9 aprile dopo 5 mesi fermandosi in 20 differenti nazioni. Sono state coinvolte nella parte sanitaria della missione: la portaerei Cavour, la rifornitrice Etna e la fregata Bergamini. Il Corpo sanitario della
Marina impiegato sulle navi ha portato cure e assistenza ai bambini africani in collaborazione con il personale volontario delle associazioni Operation Smile, la Onlus Fondazione Francesca Rava e il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana.

"Le citta' africane che abbiamo toccato durante la missione - spiega all'Adnkronos Salute Fabrizio Bambagioni, Capitano di Vascello e responsabile sanitario della portaerei Cavour - hanno milioni di abitanti e spesso sono presenti anche strutture sanitarie d'eccellenza, ma non sono per tutti. La popolazione locale, dopo i nostri interventi, ci ha ringraziato con canti e balli. Questa e' la nostra maggior soddisfazione". (segue)

"Il team sanitario della missione - sottolinea Bambagioni - comprendeva un medico generico su ogni nave, mentre sulla Cavour avevamo anche un chirurgo, una anestesista, un ortopedico, una psicologa, un farmacista e un veterinario. L'area medica di bordo della Cavour e' un vero e proprio ospedale galleggiante dotato delle piu' moderne apparecchiature: 2 sale operatorie, 1 unita' di terapia intensiva, 1 unita' di rianimazione, 1 unita' per il trattamento dei pazienti ustionati, 1 unita' di diagnostica per immagini, 1 unita' odontoiatrica, 1 farmacia, 1 laboratorio d'analisi, 3 sale degenza per un totale di 32 posti letto.

Sulla Cavour - osserva il medico - abbiamo fatto circa 150-200 visite al giorno di ogni tipo, dall'odontoiatria alla dermatologia. Inoltre - sottolinea il Capitano di Vascello - abbiamo messo a disposizione anche le
professionalita' veterinarie del team sanitario, che ha compiuto disinfestazioni e derattizzazioni alcune anche in allevamenti".

La missione era partita il 13 novembre scorso da Civitavecchia. Oltre alle manovre congiunte con le marine di alcuni paesi coinvolti e le iniziative umanitarie, secondo l'allora ministro della difesa Mario Mauro l'obiettivo della missione era "mettere in evidenza le capacità italiane di fare sistema" e il "recupero della competitività del nostro paese". Le aziende e gli enti coinvolti, tra cui Finmeccanica, Eni, Lamborghini e l'Expo di Milano, hanno contribuito con 13 milioni di euro alle spese della missione, stimate in 33 milioni di euro.