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NUOVI FOCOLAI LPAI H5

Aviaria, correlazioni tra i virus, criticità nella filiera rurale

Aviaria, correlazioni tra i virus, criticità nella filiera rurale
Criticità nei flussi commerciali della filiera rurale e correlazioni fra i virus isolati al Sud e al Nord. Il Ministero valuta misure nel settore avicolo rurale.
Aggiornando le autorità europee e nazionali sull'evoluzione epidemiologica in atto, la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha diffuso oggi una nota in cui evidenzia come le informazioni raccolte "hanno evidenziato correlazioni significative  fra i virus isolati in sud Italia e quelli identificati in alcune aree del Nord nonché, l'individuazione di flussi commerciali nella filiera rurale che, interessando tutta la Penisola, favoriscono il mantenimento del virus nel settore rurale e/o il possibile spill-over dell'infezione nel circuito industriale, come verificatosi nel focolaio in provincia di Forlì-Cesena".

La nota conclude che "sulla base di tali evidenze, in attesa di ulteriori conferme, sono state già avviate le opportune valutazioni epidemiologiche" da parte della Direzione ministeriale, di concerto con il Centro di Referenza Nazionale, "per consentire, sulla base delle evidenze, l'adozione di misure di controllo nei confronti della malattia, con particolare attenzione al settore avicolo rurale".

La Direzione ministeriale sensibilizza i servizi veterinari locali al fine di incrementare i livelli di vigilanza veterinaria nel settore avicolo rurale.

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I NUOVI FOCOLAI DETTAGLIATI DALLA NOTA MINISTERIALE

Focolai in Regione Campania

-Focolaio n. 4 del 2013
- Il 21 novembre il Centro di Referenza Nazionale per l'influenza aviaria presso l'IZS delle Venezie ha confermato la positività per Influenza aviaria a bassa patogenicità (LPAI) sottotipo H5N2 su campioni prelevati, in un allevamento rurale sito in provincia di Avellino, Regione Campania.I controlli sono stati effettuati a seguito delle indagini epidemiologiche svolte in occasione del terzo focolaio del 2013 in provincia di Salerno, notificato in data 14 ottobre u.s., basandosi sui dati relativi alla movimentazione di animali, pertanto, il focolaio in oggetto risulta essere secondario. Complessivamente i capi presenti in azienda erano circa 25 appartenenti alla specie Gallus gallus. L'azienda è stata posta sotto sequestro avviando le operazioni di abbattimento degli avicoli presenti, ai sensi del DECRETO LEGISLATIVO 25 gennaio 2010, n.9 recante attuazione della Direttiva 2005/94/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l'influenza aviaria. Parimenti sono state effettuate le operazioni preliminari di pulizia e disinfezione. Nella zona di restrizione del raggio di 1 km, istituita ai sensi del sopra citato Decreto, non sono presenti ulteriori allevamenti avicoli.
- Focolaio n. 6 del 2013 - In data 3 dicembre u.s. il Centro di Referenza Nazionale per l'influenza aviaria presso l'IZS delle Venezie ha confermato la positività per Influenza aviaria a bassa patogenicità (LPAI) sottotipo H5N2 su campioni prelevati, nell'ambito del piano di sorveglianza nazionale, in un allevamento rurale sito in provincia di Napoli, Regione Campania. Complessivamente i capi presenti in azienda erano 65 appartenenti alla famiglia Anatidae. L'azienda è stata posta sotto sequestro avviando le operazioni di abbattimento degli avicoli presenti, ai sensi del DECRETO LEGISLATIVO 25 gennaio 2010, n.9 recante attuazione della Direttiva 2005/94/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l'influenza aviaria. Parimenti sono state effettuate le operazioni preliminari di pulizia e disinfezione. Nella zona di restrizione del raggio di 1 km, istituita ai sensi del sopra citato Decreto, non sono presenti ulteriori allevamenti avicoli.

Focolai in Regione Emilia Romagna

- Focolaio n. 5 del 2013
-  In data 3 dicembre u.s. il Centro di Referenza Nazionale per l'influenza aviaria presso l'IZS delle Venezie ha confermato la positività virologica per Influenza aviaria a bassa patogenicità (LPAI) sottotipo H5N2 su campioni prelevati presso un impianto di macellazione di animali provenienti da un allevamento di tacchini da carne sito in provincia di Forlì-Cesena, Regione Emilia Romagna. Complessivamente i capi presenti in azienda, al momento del campionamento risultato positivo, erano circa 3515 su un totale di 30000 tacchini accasati, ai sensi del DECRETO LEGISLATIVO 25 gennaio 2010, n.9 recante attuazione della Direttiva 2005/94/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l'influenza aviaria, le operazioni di macellazione sono state concluse. In ottemperanza allo stesso Decreto sopra citato, l'azienda è stata posta sotto sequestro e sono state effettuate le operazioni preliminari di pulizia e disinfezione, inoltre, è stata istituita la zona di restrizione del raggio di 1 km, all'interno della quale non sono presenti ulteriori allevamenti avicoli.
-Focolaio n. 7 del 2013  - In data 4 dicembre u.s. il Centro di Referenza Nazionale per l'influenza aviaria presso l'IZS delle Venezie ha confermato la positività sierologica per Influenza aviaria a bassa patogenicità (LPAI) sottotipo H5 su campioni provenienti da un allevamento, sito in provincia di Modena, Regione Emilia Romagna, la cui attività è di svezzamento multispecie nonché commerciale, per la quale il mercato di Reggio Emilia è la sede di riferimento principale. . Complessivamente i capi presenti in azienda erano circa 202 (specie d'appartenenza e numero capi: 50 broiler, 50 ovaiole, 12 tacchini, 30 anatre, 30 faraone , 30 oche).
L'azienda è stata posta sotto sequestro avviando le operazioni di abbattimento degli avicoli presenti ai sensi del DECRETO LEGISLATIVO 25 gennaio 2010, n.9 recante attuazione della Direttiva 2005/94/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l'influenza aviaria. Parimenti sono state effettuate le operazioni preliminari di pulizia e disinfezione. Nella zona di restrizione del raggio di 1 km, istituita ai sensi del sopra citato Decreto, non sono presenti ulteriori allevamenti avicoli. A seguito della suddetta positività sono stati effettuati controlli virologici e sierologici negli allevamenti di svezzamento che erano presenti nello stesso mercato di Reggio Emilia nei 30 giorni precedenti la conferma del focolaio. Gli esami non hanno evidenziato alcuna positività.

pdfLPAI_H5_NOTA_DELLA_DGSAFV.pdf53.35 KB