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EQUITASSA

A Parigi protesta a cavallo contro l'IVA sull'equitazione

A Parigi protesta a cavallo contro l'IVA sull'equitazione
Operatori a cavallo per opporsi all'aumento dell'IVA nei centri equestri. Il Governo Hollande aumenta il prelievo dal 2014.
"L'equitazione non è un lusso". Qualche migliaio di persone, ma anche cavalli e pony a Parigi per manifestare contro la cosiddetta "equitassa" del governo Hollande. In Francia l'IVA sui centri equestri è del 7%, ma fino al primo gennaio dell'anno prossimo quando salirà al 20% (video)

Una misura che mette a rischio 2000 strutture su 7000 e migliaia di posti, secondo il presidente della Federazione equestre francese. "Ci sono seri studi che mostrano la perdita di 6000 posti", afferma Serge Lecomte. "E' molto di più del piano di esuberi delle grandi società di cui sentiamo parlare ogni giorno e di cui si preoccupano tutti i politici". A fine ottobre il governo aveva annunciato di aver deciso di adeguarsi alla normativa europea, visto che la Corte di Giustizia dell'Unione ha già sanzionato la Francia nel 2012 per il tasso ridotto applicato ai centri equestri.

I centri equestri francesi impiegano circa 18.000 personne e 250.000 cavalli. Più di 2,3 milioni di francesi praticano questa attività. Per illustrare le iniziative e le ragioni della protesta è nato il sito L'équitation en péril.

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