La Direzione Generale della Sanità Animale ha risposto alle richieste di deroghe alla movimentazione extra regionale da vita e da macello di animali sensibili alla malattia della febbre catarrale degli ovini. Si tratta di capi vaccinati e non vaccinati provenienti da territori con infezione in atto, e destinati ad aziende da vita e/o ad impianti di macellazione designati posti sul territorio nazionale.
Il riscontro della direzione ministeriale non è univoco, ma viene fornito caso per caso, con pareri formulati di concerto con il CESME. Per alcune movimentazioni nulla osta da parte del Ministero, "ferma restando l'applicazione scrupolosa delle misure sanitarie di cui al Dispositivo prot. n. 19053 del 4 ottobre 2013". Inoltre, viene richiesta l'osservanza di ulteriori condizioni sanitarie: - gli animali devono essere correttamente vaccinati secondo le specifiche del vaccino e devono trovarsi nel periodo di immunità; le province di provenienza non devono essere tra quelle epidemiologicamente sconosciute negli ultimi 60 giorni; gli animali da vita devono permanere nell'azienda di destino per almeno 60 giorni.
Per le restanti richieste di deroga, gli animali destinati alla macellazione immediata e destinati a stabilimenti designati, in accordo con il CESME, possono essere movimentati previo test PCR favorevole, da effettuarsi nei 7 giorni precedenti la movimentazione, "fermo restando che gli animali devono essere vaccinati in quanto a tutt'oggi c'è evidenza di circolazione virale in Sardegna". Il costo del test deve essere a carico del richiedente, salva diversa disposizione dell'Assessorato regionale alla Sanità, al quale la Direzione ministeriale chiede un report settimanale delle movimentazioni avvenute.
Le disposizioni per la deroga- territorio per territorio- sono riepilogate in una tabella suddivisa per ASL di competeza: Olbia, Sassari, Lanusei e Oristano.
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