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NUVOLERA

Cascina degli orrori? Ecco perchè mi attaccano

Cascina degli orrori? Ecco perchè mi attaccano
Intervistato dal CorSera il veterinario dell'Asl si difende: "L'orrore sta in quello che mi si è voluto fare".
Sulla vicenda di Nuvolera e della cascina degli orrori, così ribattezzata dopo l'intervento del Corpo Forestale su denuncia del Partito Animalista, il veterinario titolare della struttura si difende dalle pagine del Corriere della Sera. "Lei crede davvero che all'improvviso qualcuno s'inventa una ispezione nella mia proprietà - fra l'altro abusiva e anche di questo si occuperà il mio avvocato - per verificare le condizioni degli animali?- incalza il veterinario.
Si spieghi meglio.
«È chiaro che c'è dietro qualcuno. Qualcuno cui dà fastidio che io pratichi i prezzi più bassi di tutto il circondario, curando magari anche meglio gli animali. La mia clientela parla per me. E chi mi conosce sa come mi comporto e come agisco».
Quindi si tratterebbe di una ritorsione.
«Io mi limito a mettere i fatti in fila e mi chiedo da dove parta tutto ciò».
Dagli animalisti?
«Macché... Loro sono solo serviti per accendere la miccia. Cosa vuole che sappiano gli animalisti di come si gestisce una attività come la mia che mi impegna per venti ore al giorno».
Le accuse, comunque, sono pesanti...
«Quali accuse?»
Beh, le carcasse sparse per la sua proprietà e una stalla con vitelli tenuti in condizioni...
«In condizioni normali. Guardi, io sono un veterinario della Asl, so bene come si tengono gli animali e tutto sarà chiarito nelle sedi opportune, così sarà finita questa persecuzione».
Perché parla di persecuzione?
«Perché sono anni che mi stanno addosso».
Motivo?
«Gliel'ho già detto. Do fastidio a qualcuno»
Hanno detto che dietro tutto ciò ci sono ragioni economiche: un suo notevole risparmio per non aver smaltito ad esempio le carcasse di animali morti nei modi dovuti e per non aver messo a norma alcune stalle.
«Se ci fossero ragioni economiche, secondo lei io spesso non mi farei pagare restando a disposizione fino a mezzanotte? Guardi, io faccio questo lavoro da sempre e prima di diventare veterinario sono sempre stato con gli animali, sono cresciuto con gli animali, sono la mia vita. Nella mia famiglia quando nasce una mucca è una festa perché è segno di prosperità, di vita. E comunque, ripeto, chi mi conosce sa chi sono e cosa faccio. L'accusa peggiore che mi si poteva fare non sono state tutte quelle parole spese in libertà: "cascina degli orrori", "non ho mai visto niente del genere", eccetera, ma il maltrattamento degli animali. Accusarmi di una cosa del genere significa venire dalla luna solo per fare del male gratuito».
Ma lei che male ha fatto?
«Aspetto di saperlo dalla giustizia. Hanno detto e scritto di tutto. Cose di cui saranno in molti a dover rendere conto nelle sedi idonee. Io sono a posto sia con la coscienza che con la legge. Ho affidato tutto al mio avvocato e alla fine verrà fuori la verità».
Tuttavia ci sono delle fotografie che parlano da sole.
«E cosa dicono quelle fotografie? Dicono che ci sono alcuni resti di animali che qualcuno ha gettato nella mia proprietà, ad esempio».
E l'escavatore messosi in moto proprio mentre arrivava la Forestale per...
«Per? Per raccogliere appunto le carcasse che c'erano in giro e che poi sarebbero state smaltite. Fra l'altro hanno scritto che sono stato io a muoverla per nascondere in fretta e furia le carcasse. Incredibile! Intanto non ero io ma era un mio operaio cui avevo detto appunto di svolgere quel lavoro da ben prima che arrivasse la Forestale e poi crede che in due minuti si sarebbe potuto sistemare tutto in tutto il campo? Lo vede che sono accuse risibili? Comunque, ripeto, lasciamo come suol dirsi che la giustizia faccia il suo corso». (fonte)