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LOMBARDIA

Veterinari all'agricoltura? La replica di Gianni Fava

Veterinari all'agricoltura? La replica di Gianni Fava
L’assessore Regionale all’Agricoltura, Gianni Fava, precisa le sue dichiarazioni sulla collocazione dei veterinari.

L’assessore all’Agricoltura Gianni Fava ha dichiarato: “Quando alcuni giorni fa ho auspicato che i Servizi veterinari venissero distaccati dall’alveo della Sanità per afferire all’Agricoltura, sono rimasto francamente sconcertato dalla reazione dei medici veterinari. Anche per il fatto che, se si leggono le mie dichiarazioni, ho riconosciuto loro preparazione e competenza. Né il mio messaggio avevo l’intenzione di sostenere che un rapporto esclusivo con l’agricoltura avrebbe migliorato la qualità dei controlli, il livello di sicurezza alimentare o l’immunità da qualsiasi inconveniente, che può occorrere alla filiera animale ed agroalimentare”.  E' quanto afferma l'assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava, in merito alla richiesta avanzata ai Ministeri della Sanità e delle Politiche agricole di allinearsi a quanto avviene normalmente nel resto d'Europa. "Sono stato tuttavia redarguito - prosegue l'assessore -, per usare un eufemismo, come se avessi avanzato l'ipotesi più assurda e deleteria per i medici veterinari, per gli animali oggetto delle cure degli stessi o per la 'food security'".

La proposta dell'ANMVI all'Assessore Fava era stata quella di consolidare l’assetto attuale, con l'adozione di provvedimenti sempre più sinergici, sviluppando un modello di cui la Regione Lombardia- forte dei suoi numeri - può farsi portavoce presso le altre Regioni. Il primo passo è il riconoscimento normativo del veterinario privato a sostegno dell'OSA negli allevamenti zootecnici, perché - aggiunge l'ANMVI- l'Assessore Fava ha ragione quando dichiara che "gli allevatori dovrebbero essere accompagnati nell'applicazione di norme che, nella maggior parte dei casi, effettivamente migliorano quello che l'Unione europea definisce le condizioni psico-fisiche degli animali e di riflesso anche le produzioni e il reddito". E Fava- conclude l'Associazione ha ragione anche quando invita a non sommergere di burocrazia gli allevamenti. Il veterinario libero professionista in allevamento lavora esattamente per questi scopi.

COMUNICATO STAMPA ANMVI